In più occasioni ci siamo soffermati su quanto la cura del bambino e della bambina, nei primi mille giorni di vita, abbia conseguenze importantissime sulla qualità del loro sviluppo psico-fisico ed emotivo nel corso della vita intera.

 

Questa volta si è provato a valutare in che modo l’ambiente e l’esposizione a inquinanti atmosferici e al fumo di sigaretta influiscano sui primi 1000 giorni dell’individuo, dal concepimento al secondo anno d’età

 

Nasce così “I primi mille giorni”- per crescere sani, un progetto esecutivo del programma Centro Nazionale per la Prevenzione ed il Controllo delle Malattie (CCM) 2017, realizzato con il supporto finanziario del CCM-Ministero della Salute, che vede come ente partner la Regione Friuli Venezia Giulia e coinvolge cinque regioni italiane, due del Nord (Friuli Venezia Giulia, Piemonte), due del Centro (Toscana, Lazio) e una del Sud (Sicilia).

 

L’obiettivo generale è quantificare il carico di esposizione ambientale delle donne in gravidanza e dei neonati fino a due anni nelle cinque regioni pilota che partecipano operativamente al progetto di ricerca, in modo da utilizzare le informazioni raccolte per pianificare attività di sanità pubblica sul territorio e per informare i cittadini sui rischi e le buone pratiche per la salute.

 

Il progetto ha confermato che essere esposti precocemente al fumo di sigaretta e agli inquinanti atmosferici nei primi mille giorni di vita, ma in particolare durante la gravidanza, comporta degli esiti importanti per la salute del bambino, per esempio aumentando il rischio di alcuni esiti neonatali, come il parto prematuro e il basso peso alla nascita, ma anche problemi respiratori quali l’asma bronchiale. Inoltre la letteratura scientifica suggerisce che l’esposizione agli inquinanti ambientali possa essere associata a problemi del neurosviluppo come l’autismo.

 

Per acquisire maggiori informazioni sullo studio di progetto e sulle azioni di prevenzione e o di mitigazione dei rischi è possibile visitare il sito https://millegiorni.info/