Sapere che i propri figli e figlie hanno dei diritti rappresenta un passo fondamentale per i genitori nella comprensione e nella gestione dei loro bisogni e desideri. Conoscere e riconoscere tali diritti non solo consente di rispondere in modo adeguato alle necessità di crescita e sviluppo dei bambini e degli adolescenti, ma offre anche una base solida per l’accesso a risorse e supporti esterni. In questo contesto, il cosiddetto terzo settore svolge un ruolo cruciale: grazie alla maggiore facilità con cui costruisce la sua rete di relazioni con gli attori territoriali e le istituzioni, esso può fungere da interlocutore privilegiato per orientare le famiglie verso soluzioni concrete e adeguate. Approfondiamo l’argomento con Salvatore Grasso, vice-presidente di Talità Kum, associazione partner di Save the Children per le attività del Polo Millegiorni di Catania.
Il supporto offerto dalle organizzazioni del terzo settore impegnate sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, nella maggior parte dei casi non si limita all’ assistenza materiale, ma comprende anche un orientamento educativo e sociale, che mira a rafforzare l’autonomia delle famiglie, a migliorare il loro benessere e a promuoverne l’inclusione. Questi enti, specie quelli molto radicati sul territorio, sono in grado di offrire servizi personalizzati, supporto psicologico, consulenza legale, e opportunità di socializzazione, creando così un’offerta multidisciplinare e un network di professionalità che favorisce una risposta efficace e integrata ai bisogni delle famiglie.
Inoltre, una maggiore consapevolezza dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza può contribuire a promuovere il protagonismo e a sviluppare un’attitudine all’attivismo civico e alla cittadinanza attiva, in cui i genitori sono coinvolti attivamente nel miglioramento della propria comunità. Un processo che, oltre a garantire il benessere dei minori, favorisce la costruzione di una società più plurale, inclusiva, equa e solidale. In questo processo, il terzo settore si configura come un fondamentale alleato delle famiglie, capace di orientarle verso un percorso di empowerment che promuove l’autonomia, il rispetto dei diritti e la partecipazione civica.
Le attività di Talità Kum al Polo Millegiorni di Catania
La proposta educativa dello spazio gioco 0-3 all’interno del Polo Millegiorni di Catania tiene conto dell’importanza di sensibilizzare le famiglie sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e, a questo scopo, sviluppa ogni anno un percorso laboratoriale teorico-pratico finalizzato all’approfondimento di tutti i diritti dei minori. Il percorso è rivolto sia ai genitori che ai professionisti del settore e offre un’opportunità concreta di acquisire conoscenze e strumenti per la tutela e la promozione del benessere dei bambini, delle bambine e degli adolescenti.
Il percorso viene strutturato nel modo seguente: si comincia il 20 novembre, Giornata mondiale sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, con una vera e propria festa/evento, con la presenza di diversi banchetti informativi e divulgativi sul tema. La festa vede coinvolte non solo le famiglie dello spazio gioco 0-3, ma anche quelle delle classi della scuola materna comunale “Margherita”, sulla quale insiste la sede del Polo Millegiorni. Successivamente, ogni mese fino a luglio dell’anno successivo, vengono organizzati due momenti esperienziali, dedicati all’approfondimento di ciascun diritto sancito dalla Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’Adolescenza.
Un primo momento prevede il confronto e la partecipazione attiva dei soli genitori, che dialogano con un esperto esterno. Quest’ultimo mette a disposizione le sue competenze al fine di fornire gli strumenti e dare risposte ai bisogni e alle domande sollevate. Un secondo momento invece è dedicato proprio ai minori. Viene creato un ambiente rilassato e divertente per incoraggiare la partecipazione e sperimentare la libertà espressiva dei minori e viene organizzato un laboratorio creativo genitore-bimbo/a. Essendo rivolto a bambini/e di età 0-3 anni con stili di apprendimento diversi, i laboratori sono diversificati per semestre di età, e quindi in ogni tavolo ogni coppia bambino-genitore si confronta con i suoi pari, al fine di modulare obiettivi e attività in modo più mirato e misurabile, tenendo conto delle competenze già acquisite dal bambino o dalla bambina e di quelle che si intende sviluppare.
L’ impegno dello Spazio – Gioco 03 si estende oltre la semplice formazione, e propone attività che contribuiscono a migliorare la qualità della vita nelle comunità più vulnerabili, come quelle del quartiere Picanello di Catania, dove noi operiamo. Quest’area territoriale, definita “di frontiera” per la sua condizione di forte povertà educativa e sociale, beneficia in modo significativo dei progetti e delle iniziative dell’associazione Talità Kum e del Polo Millegiorni. L’intervento del terzo settore, in sinergia con le realtà istituzionali e territoriali (Comune, associazioni, parrocchie, scuole, consultorio familiare, servizi sociali) permette infatti, di colmare gap educativi e sociali, favorendo l’autonomia e il protagonismo delle famiglie e promuovendo una cittadinanza attiva e partecipe, a dispetto di sorpassate concezioni assistenzialiste, le quali non sono in grado di promuovere un cambiamento duraturo e sostenibile nel tempo delle condizioni di benessere delle famiglie.
Attraverso il lavoro di Talità Kum e del Polo Millegiorni, cerchiamo di dimostrare quanto siano fondamentali il ruolo della comunità e il supporto del terzo settore nel contrastare le difficoltà socio-educative, contribuendo alla costruzione di un ambiente più propositivo, inclusivo, solidale, e consapevole dei propri diritti, doveri e responsabilità.
Per ulteriori approfondimenti sui diritti dei bambini e delle bambine e sulla genitorialità consulta il blog di Save the Children.