La fascia d’età 0-3 anni rappresenta un periodo cruciale per lo sviluppo di bambine e bambini, caratterizzato da una rapida crescita fisica, cognitiva, emotiva e sociale. In questo contesto, il modello educativo assume un ruolo fondamentale nel sostenere e accompagnare la piccola persona nel suo percorso di apprendimento e scoperta del mondo. Talità Kum, partner di Save the Children per le attività del Polo Millegiorni di Catania, sta sperimentando un nuovo modello educativo strutturato per semetri di età di sviluppo, come ci spiega Salvatore Grasso, vice-presidente dell’associazione.
La suddivisione del programma in semestri di età (18-24, 24-30 e 30-36) permette di modulare obiettivi e attività in modo più mirato e, misurabile, tenendo conto delle competenze già acquisite dal bambino o dalla bambina, e di quelle che si intende sviluppare, considerando i diversi ambiti di sviluppo. Infatti, presso lo spazio gioco del Polo Millegiorni, di Catania una stessa attività, di qualsiasi genere, viene suddivisa per obiettivi di sviluppo differenti; ogni educatrice propone l’attività al gruppo afferente allo stesso semestre di età,per poi riportare le sue osservazioni sulle griglie corrispondenti per ogni bambino/a del proprio gruppo. Le griglie di osservazione, compilate in diversi tempi (T0, T1, T2, T3), servono a monitorare i progressi compiuti dai bambini in relazione agli obiettivi previsti. Per questo devono essere strutturate in modo chiaro e semplice, permettendo di raccogliere dati precisi e significativi. I dati raccolti attraverso le osservazioni possono essere utilizzati per valutare l’efficacia del programma e per apportare eventuali modifiche o integrazioni.
Vantaggi della strutturazione per semestri
Percorso didattico personalizzato: può essere adattato alle esigenze e ai ritmi di sviluppo di ogni bambino o bambina, garantendo un’esperienza di apprendimento più significativa e coinvolgente per ciascun/a partecipante.
Valutazione accurata e tempestiva dei progressi: consente di individuare aree sensibili dello sviluppo e di intervenire tempestivamente con opportune azioni di supporto.
Pianificazione mirata delle attività: facilita la pianificazione mirata delle attività educative, assicura che siano coerenti con gli obiettivi fissati in ogni fase dello sviluppo, ottimizza l’uso delle risorse e del tempo dedicato alle diverse attività.
Comunicazione efficace con la famiglia: facilita la comunicazione con la famiglia sui progressi del bambino o della bambina e sugli obiettivi da raggiungere. Questo aspetto specifico è stato valorizzato al Polo Millegiorni di Catania attraverso il coinvolgimento dei genitori. La loro presenza davanti al tavolo, con bambini della stessa età ha favorito lo sviluppo di una maggiore consapevolezza sulle abilità e competenze del proprio figlio o figlia, rispetto a quelle dei suoi pari. Inoltre, la sperimentazione diretta, ha ampliato la loro disponibilità ad accogliere le restituzioni da parte delle educatrici.
Flessibilità e adattamento: se necessario, gli obiettivi e le attività possono essere adeguati in base alle nuove esigenze e ai nuovi dati emersi dalle valutazioni. Questa flessibilità consente di adattare il modello educativo a contesti e situazioni specifiche.
L’aver applicato questo modello educativo ed averlo adattato al contesto socio-culturale dello spazio gioco 0-3 del Polo Millegiorni di Catania ha portato risultati efficaci e sorprendenti.
Riferimenti bibliografici:
“I bambini da 0 a 3 anni: linee guida per il curricolo”, a cura del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (2015).
“Il bambino da 0 a 3 anni: tra neuroscienze e pedagogia”, di Laura Olivetti Belardinelli (2016).
“Il nido d’infanzia: un luogo di crescita e di apprendimento”, di Maria Teresa Reggio (2017).
“Le griglie di osservazione nel nido d’infanzia”, di Susanna Manzini (2018).
Per ulteriori approfondimenti sui diritti dei bambini e delle bambine e sulla genitorialità consulta il blog di Save the Children.