Oggi i cambiamenti sociali, economici e culturali hanno modificato la struttura e la dinamica delle famiglie e i nonni non sono più solo figure di supporto affettivo, ma sono diventati veri e propri co-educatori e co-custodi dei nipoti, e rivestono un ruolo chiave nel loro sviluppo emotivo sociale e cognitivo. Gli spazi e le attività dedicati alla fascia 0-5 anni costituiscono, per il CSI di Catania, partner di Save the Children per le attività dello Spazio Mamme e del Polo Millegiorni, un punto di osservazione privilegiato in cui osservare questa nuova dinamica sociale, come ci racconta Genny Mangiameli, educatrice dell’associazione.
I nonni rappresentano una figura di riferimento stabile, capace di fornire amore incondizionato e attenzione, e di aiutare i bambini a sviluppare un senso di sicurezza e fiducia nelle relazioni interpersonali. Una ricerca condotta, qualche anno fa, dall’Università di Oxford ha rilevato che i bambini che hanno una relazione stretta con i nonni mostrano meno problemi comportamentali e hanno una maggiore capacità di adattamento sociale. Questo si verifica, con molta probabilità, a causa della maggiore stabilità emotiva che i nonni riescono ad assicurare rispetto ai genitori. Infatti, i nonni assumono su di loro l’azione di cura nei confronti dei nipoti con meno stress rispetto ai genitori, poiché avvertono meno il peso delle responsabilità quotidiane e sono più liberi di concentrarsi sugli aspetti relazionali. Ciò contribuisce in maniera significativa a creare un ambiente sereno e stimolante per il bambino, favorendo un legame profondo e duraturo.
Con l’aumento del numero di famiglie in cui entrambi i genitori lavorano a tempo pieno, e la scarsa accessibilità dei servizi educativi per la prima infanzia, specie in alcune parti d’Italia, la necessità di affidarsi ai nonni per la cura quotidiana dei figli è diventata sempre più comune. Fenomeno particolarmente marcato nelle famiglie per cui l’asilo nido non è accessibile o non è presente una rete di supporto alternativa. Insomma, la presenza dei nonni nei nuclei familiari può contribuire in maniera determinante a ridurre lo stress e migliora il benessere generale della famiglia.
Un altro aspetto fondamentale del ruolo dei nonni riguarda la trasmissione di valori e tradizioni. I nonni non solo educano attraverso la diretta testimonianza della vita lunga che hanno vissuto, ma spesso introducono i nipoti a una visione del mondo che include storie di famiglia, tradizioni culturali che potrebbero altrimenti perdersi, facilitando, ad esempio, la capacità di comprendere come si sono trasformate visioni e ruoli di genere, o abitudini culturali.
La trasmissione di visioni e valori può assumere molte forme: dai semplici gesti di trasmissione dell’etica sociale – attraverso l’insegnamento del rispetto e della gentilezza – alla condivisione di competenze pratiche, come cucinare o riparare oggetti, superando anche una divisione rigida dei ruoli di genere nell’apprendimento e svolgimento di tali attività. Questo contribuisce a creare una continuità generazionale più ricca e libera da pregiudizi e stereotipi, che arricchisce bambine e bambini di un patrimonio di esperienze e saggezza. La presenza di adulti “affidabili” nella vita delle persone piccole è fondamentale, poiché questi adulti trasmettono una sorta di infrastruttura di stabilità emotiva da cui i bambini possono partire per esplorare il mondo.
Inoltre – come abbiamo modo di osservare durante le attività adulti-bambini nell’ambito dello Spazio Mamme e del Polo Millegiorni – quando i nonni sono presenti riescono ad interagire con altri genitori più giovani rappresentando un modello di scambio, confronto e apprendimento per coloro che, magari, non hanno più la fortuna di avere i genitori con loro, perché li hanno persi, o perché sono lontani. Questi nonni, nel momento dell’attività condivisa, diventano nonni di tutti i bambini e le bambine presenti, in un clima di reciprocità, che aiuta a superare barriere culturali, linguistiche e anagrafiche.
Naturalmente il coinvolgimento dei nonni nella cura ed educazione dei nipoti presenta anche alcune criticità. L’età avanzata e i problemi di salute dei nonni possono rappresentare un limite nel loro coinvolgimento quotidiano, specialmente quando si tratta di bambini molto piccoli, che richiedono molte energie e attenzioni. I nonni possono sentirsi sopraffatti o affaticati, il che può creare tensioni sia per loro che per i genitori. Un’altra problematica che si presenta con frequenza è legata alle differenze generazionali, che possono portare a disaccordi su metodi educativi e stili di vita. Non di rado genitori e nonni hanno idee divergenti su questioni quali le regole, l’alimentazione o l’uso delle nuove tecnologie. È fondamentale, quindi, che ci sia un dialogo aperto tra genitori e nonni per evitare conflitti e discrasie educative e garantire un ambiente armonioso per il bambino. Ed è fondamentale, soprattutto che i nonni siano un degli agenti educativi, che si integrano ad altre voci di cura, come quella dei genitori, del personale del nido, e degli altri bambini e bambine con cui si interagisce.
Il lavoro con i nonni del CSI Catania
Nei presidi educativi attivi sul territorio di Catania organizziamo incontri tematici con esperti – quali pedagogisti e psicologici – che affrontando tematiche attinenti al ruolo educativo e al difficile compito della cura dei più piccoli – propongono percorsi rivolti a tutte le figure educative coinvolte nella relazione adulto bambino, andando così ad affrontare questioni che, se non risolte, possono sfociare in conflitti. Si prova, così, a definire un approccio educativo condiviso, pur nel rispetto delle esperienze di vita diverse legate alla componente generazionale. Capita che durante questi confronti nonne e nonni raccontino le loro esperienze di genitori vissute decenni prima, in contesti sicuramente diversi, ma con le stesse ansie e preoccupazioni che caratterizzano ogni genitore, a prescindere dal suo livello culturale, socioeconomico e dalla sua età anagrafica. Questi incontri divengono così occasioni di confronto aperto e sincero in cui le narrazioni personali diventano collettive, spazi di dialogo e di crescita personale, prima ancora che genitoriale.
In conclusione, il ruolo dei nonni nella cura ed educazione dei nipoti, specialmente nella fascia d’età 0-5 anni, è di fondamentale importanza. Essi forniscono un supporto affettivo, pratico e morale che arricchisce profondamente la vita dei bambini. Tuttavia, è essenziale che il loro coinvolgimento sia bilanciato e che ci sia una comunicazione aperta con i genitori per evitare incomprensioni e assicurare il benessere del bambino, e soprattutto, che il loro ruolo non sia concepito come un’alternativa di ripiego ai servizi educativi ma, al contrario, come un ruolo profondamente integrato all’insieme delle esperienze di vita e di relazione dei bambini e delle bambine
“I nonni sono una deliziosa miscela di risate, cura e amore, ma anche i custodi di una cultura che si tramanda di generazione in generazione”(Margaret Mead). E, potremmo aggiungere, sono lo specchio anche del mondo che cambia perché usano il passato non per soffocare il presente, ma per illuminarlo.
Per maggiori approfondimenti sui diritti di bambinie bambine e sulla genitorialità responsiva consultate il sito di Save the Children.