Il lavoro di rete nel terzo settore rappresenta un’opportunità importante per accrescere e sviluppare una conoscenza quanto più ampia, aggiornata e completa dei territori nei quali si interviene e per poter progettare strategie di lavoro e di intervento efficaci e condivise.

La collaborazione e il dialogo tra gli attori del territorio è la chiave per costruire un intervento strutturato e di lungo periodo, perché non solo permette di agire sui bisogni più specifici delle famiglie ma anche sulla rimozione di alcune delle cause e dei fattori che generano questi bisogni.

“… il lavoro di rete permette di mettere insieme risorse e competenze diverse che sanno costruire delle risposte e delle strategie tra loro complementari, strategie che, se ben sperimentate e condivise, possono diventare la buona prassi…” ci racconta Angela Dicillo coordinatrice dello Spazio Mamme di Bari.

“… La buona prassi…” prosegue Angela “… ci permette di non lasciare le famiglie da sole ma di rispondere in maniera immediata e specifica ai bisogni di ognuno, attraverso l’attivazione di prese in carico integrate. La circolarità di informazioni, lo scambio continuo, il confronto tra le varie realtà coinvolte, rappresenta la chiave vincente e questo é possibile perché alla base vi è un rapporto di fiducia consolidato e di stima reciproca. Ognuno con le proprie risorse e le proprie specificità apporta un valore aggiunto al nostro prezioso lavoro: la rete permette di rendere gli interventi più flessibili e rispondenti ai bisogni raggiungendo gli obiettivi, nel breve, medio e lungo termine”.

Lo Spazio Mamme è progetto di Save the Children che accompagna i genitori durante le tappe più importanti della crescita dei propri figli e promuove l’inclusione dei bambini tra 0 e 6 anni che vivono una situazione di marginalità. E’ presente in diverse città italiane e a Bari è implementato da circa 8 anni dall’ A.P.S. Mama Happy – Centro servizi famiglie accoglienti.

Il progetto oggi si colloca all’interno di una grande rete territoriale. Lo Spazio Mamme prevede la valorizzazione delle risorse della comunità, includendo tra queste non solo le realtà territoriali, private e pubbliche che operano nel terzo settore, ma anche i genitori e tutti gli abitanti del quartiere per attivarli in un processo di cittadinanza attiva che mira alla crescita dell’intera comunità educante.

“… Il processo di orientamento e accompagnamento ai servizi del territorio ha permesso a molte delle famiglie prese in carico di conoscere tante altre realtà e di attivarsi in un percorso di autonomia e di sostenibilità in favore soprattutto dei più piccoli. Una presa in carico integrata, infatti, non può prescindere dalle azioni di empowerment che mirano ad uscire da un’ottica assistenzialista, rinforzando le competenze e le attitudini dei genitori.
All’interno dello Spazio Mamme è possibile fruire di percorsi di orientamento al lavoro (individuale o di gruppo) con stesura del Curriculum Vitae. Inoltre, è previsto uno sportello sociale di orientamento, sostegno e individuazione di forme di sostegno istituzionale, all’interno del quale il genitore, può ricevere dall’educatore informazioni aggiornate sui servizi socio-assistenziali e socio-sanitari presenti sul territorio oltre che supporto nelle procedure per la presentazione delle domande e della documentazione prevista per accedervi (iscrizione al nido e/o scuola dell’infanzia, domanda per l’ottenimento di libri in comodato d’uso, richiesta per reddito di cittadinanza, bonus nascita e tanto altro). Le azioni di empowerment permettono così di potenziare le prese in carico integrate nel tentativo di abbattere le disuguaglianze e garantire alle famiglie pari opportunità.
Solo attraverso l’empowerment la famiglia diventa quindi parte integrante della rete, diventandone fruitore ma allo stesso tempo risorsa…”.

 

Per acquisire maggiori informazioni:
– consultare l’articolo “L’orientamento e l’accompagnamento delle famiglie vulnerabili in era Covid-19”

oppure

– visitare il blog di Save the Children, uno spazio di approfondimento tematico dedicato alle famiglie e non solo