A dieci anni dal loro primo ingresso nelle università italiane, le cliniche legali rappresentano oggi una metodologia didattica in crescente espansione nei corsi di laurea in giurisprudenza.
Dal 2015 Save the Children si unisce all’esperienza dell’Università di Torino che nel 2013 sceglie di adottare all’interno della facoltà di Giurisprudenza questo muovo approccio metodologico importato dagli Stati Uniti.
Il programma di Cliniche legali del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Torino parte dall’idea che gli studenti, già durante il loro percorso formativo universitario, debbano avere la possibilità non solo di apprendere in maniera teorica il sapere giuridico ma anche di entrare in contatto con il diritto vivente.
La clinica legale costituisce infatti uno strumento privilegiato per il raggiungimento di tale obiettivo, trattandosi di un metodo didattico basato sull’apprendimento esperienziale (“learning-by-doing”) volto allo sviluppo non solo di “conoscenze” ma anche di “abilità” (skills) e “valori”.
In linea con la cosiddetta Terza Missione nelle Università, le cliniche legali promuovono la giustizia sociale: le attività si svolgono infatti a beneficio di gruppi di persone che incontrano o possono incontrare difficoltà nell’accesso alla giustizia (es. famiglie vulnerabili, minori, persone sottoposte ad amministrazione di sostegno o interdizione, individui in condizioni di grave disagio economico, ecc.).
Per chi desiderasse approfondire l’argomento, di seguito alcuni link utili;
– Save the Children – Diritti ai Margini: https://legale.savethechildren.it/la-clinica-legale-unopportunita-apprendimento-un-servizio-territorio/
– Università degli Studi di Torino:
https://www.giurisprudenza.unito.it/do/home.pl/View?doc=Cliniche_legali_informazioni_generali.html#:~:text=La%20clinica%20legale%20costituisce%20uno,valori%E2%80%9D%2C%20nonch%C3%A9%20alla%20promozione%20della
– La terza missione nelle Università:
http://www.anvur.it/attachments/article/882/8.Rapporto%20ANVUR%202013_UNI~.pdf