La pratica dell’outdoor education è sempre più diffusa nel nostro Paese, complice anche la necessità di creare degli spazi ricreativi e educativi da sfruttare anche durante la pandemia da Covid 19. La Cooperativa Sociale Ker Educazione Counselling, partner di Save the Children nell’ambito del progetto Il Buon Inizio – crescere in una comunità che si prende cura, lavora ormai da mesi sul terrotorio di Moncalieri (To) per rafforzare la comunità educante locale, sfruttando in particolar modo l’ esperienza pedagogica dell’outdoor education. Approfondiamo l’argomento con il contributo di Marianna Ciappa, educatrice e counselor di Ker.
L’outdoor education: che cos’è e dove nasce
L’approccio pedagogico dell’OE è comunemente considerato uno sviluppo del pensiero educativo seicentesco e settecentesco di John Locke (1632-1704) e di Jean-Jacques Rousseau (1712-1778) che mette l’ambiente di apprendimento al centro della riflessione in quanto il processo di insegnamento/apprendimento si attua ‘al di fuori’ della struttura scolastica fatta di aule, corridoi, laboratori ecc (Avanguardie educative. Linee guida per l’implementazione dell’idea Outdoor education, Indire 2021).
La letteratura dimostra che l’outdoor education favorisce nei bambini e nelle bambine lo sviluppo di abilità cognitive e motorie attraverso l’interazione diretta con l’ambiente e con i suoi elementi. Il gioco e le attività all’aperto in spazi adeguati, in qualsiasi stagione se ben equipaggiati, non solo consentono di sperimentare schemi motori e mentali per un miglior adattamento all’ambiente, ma rendono la salute di bambini e bambine più forte in termini di aumentate difese immunitarie e minore predisposizione all’obesità e alle patologie ad essa correlate.
Il Buon Inizio a Moncalieri e la pratica dell’outdoor education
Il Buon Inizio – crescere in una comunità educante che si prende cura, progetto selezionato da Con i Bambini, nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, coordinato da Save the Children Italia, ha l’obiettivo di consolidare la comunità di cura e la comunità educante attraverso azioni mirate che possano migliorare il benessere di bambini e bambine tra 0-6 anni e delle loro famiglie.
A Moncalieri (To), uno dei quattro territori in cui si sviluppa il progetto, la cooperativa sociale Ker Educazione Counselling, partner implementatore delle attività, lavora dallo scorso luglio per rafforzare la comunità educante e di cura utilizzando proprio la spinta dell’approccio educativo dell’outdoor education, promuovendo attività e iniziative all’aperto, in modo da favorire il contatto dei bambine e delle bambine con gli spazio esterni del contesto in cui vivono (giardini, parchi, piazze ecc) e permettere loro di instaurare con esso una relazione libera ed attiva attraverso la quale poter acquisire, sviluppare, rafforzare abilità cognitive, sociali e psicomotorie.
Il modello dell’outdoor education è stato condiviso con l’intera comunità educante, cioè tutti gli attori pubblici e privati che sul territorio si occupano di educazione e cura di bambini e bambine tra 0 e 6 anni, con l’obiettivo di lavorare in rete allo sviluppo di un modello educativo innovativo e inclusivo, anche ispirandosi ad esperienze già consolidate in altre parti d’Italia.
Via libera, dunque, a laboratori condotti nelle scuole e nei nidi utilizzando giardini e cortili, ad attività dedicate alla conoscenza della bellezza della natura in stretta collaborazione con insegnanti ed educatrici, agli appuntamenti nei giardini pubblici dove organizzare con bambini e genitori giochi di movimento e laboratori, alle gite nei parchi naturali insieme alle famiglie e alle associazioni che operano sul territorio per lunghe passeggiate, momenti di gioco, ma anche di confronto con esperti ( nutrizionisti, medici, pedagogisti, psicologi, educatori, docenti) per riflettere sui bisogni fondamentali dei nostri bambini. Via libera alle letture nei parchi ed alle attività ludico espressive all’aperto perché, come sosteneva Jean- Jacques Rousseau “C’è un libro sempre aperto per tutti gli occhi: la natura”.
Per ulteriori approfondimenti sui diritti di bambini e bambine consulta il blog di Save the Children Italia