Quando si parla di educazione, soprattutto per bambini e bambine tra 0-6 anni, non dobbiamo pensare solo a ciò che può accadere all’interno di un contesto formale – che rimane comunque di fondamentale importanza – ma immaginare che per favorire lo sviluppo cognitivo di un bambino o di una bambina si può intervenire anche al di fuori della scuola. È l’idea che muove molte delle attività promosse dall’associazione Talità Kum ETS, partner di Save the Children nella gestione del Polo Millegiorni di Catania. Salvatore Grasso, vice-presidente dell’associazione ci parla dell’esperienza dello Straludobus.
Lo Straludobus è più di un semplice furgone colorato; è un vero laboratorio educativo itinerante che attraversa i quartieri più vulnerabili, offrendo una risorsa inestimabile per lo sviluppo integrale di bambini e bambine da 0 ai 6 anni. Concepito inizialmente per coinvolgere i minori di tutte le età in contesti svantaggiati, questo progetto si è rivelato un modello di intervento socio-educativo di grande impatto civico e sociale.
Al cuore dello Straludobus vi è l’utilizzo di giochi giganti tradizionali in legno, spesso costruiti con materiale di riciclo da operatori, operatrici, volontari e volontarie dell’associazione, che stimolano le capacità motorie e cognitive attraverso attività sensoriali e manipolative. Questi giochi, nella loro semplicità, favoriscono l’esplorazione e l’apprendimento in modo naturale e divertente. Il contesto ludico che si crea attorno al furgone offre uno spazio sicuro e stimolante dove il gioco libero diventa lo strumento principale per l’acquisizione di competenze psicologiche, emotive e sociali, fondamentali nei primi anni di vita, come in tutte le fasi dello sviluppo.
L’inclusività del progetto: giochi e attività a misura di tutti e tutte
Uno degli aspetti più innovativi del progetto è la sua inclusività, che permette di coinvolgere anche i bambini e le bambine tra 0 e 3 anni insieme alle loro famiglie. Attraverso percorsi tattili e angoli sensoriali, i più piccoli sono invitati a scoprire nuove sensazioni e a sperimentare le prime forme di socializzazione, il tutto in un contesto di affetto e cura che rafforza il legame familiare. L’introduzione di giochi di legno della tradizione popolare all’interno di questi veicoli itineranti arricchisce l’esperienza dei partecipanti, offrendo un’opportunità unica per incontrare le proprie radici culturali e condividere momenti di gioco e apprendimento con gli altri.
L’adulto-nonno può insegnare a figli/e/nipoti i giochi tradizionali, raccontandone la storia e il significato. Diventa, quindi, un ponte tra le generazioni, favorendo il dialogo intergenerazionale e la trasmissione del patrimonio culturale. Il gioco condiviso rafforza il senso di appartenenza alla famiglia e alla comunità, creando un legame affettivo più profondo.
L’inclusione di bambini e bambine con bisogni educativi speciali rappresenta un altro punto di forza del progetto. Lo Straludobus si impegna a creare uno spazio accogliente e privo di barriere, dove ogni bambino/a può partecipare attivamente, valorizzando le proprie abilità. In questo contesto, le differenze non sono ostacoli, ma opportunità per costruire relazioni positive e significative. Inoltre, gli educatori e educatrici e psicologi e psicologhe coinvolte nel progetto propongono attività personalizzate per rispondere alle esigenze specifiche di ogni bambino/a, garantendo così lo sviluppo di percorsi di partecipazione personalizzati.
Un furgone che fa comunità
Lo Straludobus è parte di una più ampia strategia educativa sviluppata da Talità Kum, associazione nata nel 2010, con radici profonde nel tessuto sociale del quartiere Librino, uno dei più problematici e complessi della città di Catania. La comunità educante che gravita intorno a Talità Kum ha dato vita a un ecosistema di cura e supporto che include asili nido, attività sportive, doposcuola e consulenze per famiglie. Lo Straludobus si inserisce in questo ambiente educativo, portando i servizi direttamente nei luoghi dove la necessità è più impellente, e offrendo a bambini/e non solo un’opportunità di gioco e di crescita, ma di riscatto sociale. Lo Straludobus agisce come ponte tra culture diverse, promuovendo l’integrazione e il dialogo interculturale; offre attività di gioco e spazi di aggregazione; contribuisce a prevenire comportamenti a rischio e fenomeni di devianza; contribuisce a trasformare luoghi trascurati in spazi vitali e sicuri, restituendoli alla comunità; rafforza le relazioni tra i cittadini e le istituzioni, favorendo la partecipazione attiva alla vita del quartiere.
Un’evoluzione significativa del progetto Straludobus è stata l’integrazione di una dimensione narrativa, con l’introduzione di libri illustrati, canzoni e filastrocche, che trasformano ogni incontro in un laboratorio interattivo all’aperto. Attraverso queste attività, bambini e bambine non solo sviluppano il linguaggio e la comprensione, ma vengono stimolati al livello creativo e immaginativo, anche grazie al consolidamento di un legame profondo con educatori e educatrici e con tutte le altre persone che partecipano alle attività comuni.
Le prospettive di sviluppo di questo progetto sono legate alla possibilità di integrare sempre più lo Straludobus con altre iniziative di animazione di strada, come laboratori creativi, spettacoli teatrali e attività musicali e con l’intervento di altri centri di aggregazione e servizi alla comunità, come è accaduto con il Polo Millegiorni di Catania.
Il progetto Straludobus dimostra come, attraverso il gioco e la cultura, si possano gettare le basi per un’azione educativa comunitaria e inclusiva. Investire in iniziative come questa significa investire nel benessere e nello sviluppo di intere generazioni, con un impatto duraturo sulla società. Talità Kum, con il suo impegno costante, rappresenta un esempio virtuoso di come si possa intervenire efficacemente, anche nei territori meno ricchi di offerta educativa, trasformando il gioco in un “veicolo” di speranza e opportunità.
Per maggiori approfondimenti sui diritti di bambini e bambine e sulla genitorialità responsiva consultate il sito di Save the Children.