Capita spesso che i progetti che operano a supporto della prima infanzia – soprattutto Fiocchi in Ospedale che lavora a diretto contatto con le donne in gravidanza o con le neo-mamme –  si confrontino con disturbi dell’umore e fenomeni  di vera e propria depressione perinatale. Ma cosa si intende esattamente con questo concetto e come capire se si è di fronte a persone che soffrono di questo disturbo? Ne parliamo con la dottoressa Annateresa Inglese, psicologa e psicoterapeuta, coordinatrice di Fiocchi in Ospedale presso il Policlinico Gemelli di Roma.

La depressione perinatale è una forma di depressione che può insorgere durante la gravidanza (depressione prenatale) o nei primi dodici mesi dopo il parto (depressione postnatale). È una condizione spesso sottovalutata, ma molto diffusa, che può avere gravi conseguenze sia per la madre che per il bambino. Le cause della depressione perinatale sono molteplici e includono fattori biologici, psicologici e sociali.

Circa il 10-20% delle donne sperimenta depressione perinatale durante la gravidanza e il 10-15% nei primi mesi dopo il parto. Questi numeri potrebbero essere più alti, perché in molti casi il malessere non viene segnalato. C’è infatti spesso una reticenza a cercare aiuto, a causa della vergogna che le donne provano, o della paura di essere stigmatizzate.

 

Cause e Diffusione

Le cause della depressione perinatale sono multifattoriali e possono includere:

Fattori Fisici: Durante e dopo la gravidanza, le fluttuazioni nei livelli di estrogeni e progesterone possono influenzare l’umore.

Fattori Psicologici: Una storia di depressione, ansia, stress e bassa autostima possono aumentare il rischio. Secondo la psicoanalista Melanie Klein la maternità potrebbe riattivare ansie primitive, dove la madre lotta con la capacità di proteggere e amare il bambino, riattivando sentimenti di colpa e ansia. Freud descriveva la depressione come una risposta a una perdita significativa. Durante la gravidanza e il post-partum, possono riemergere sentimenti di perdita, inclusa la perdita della “sé precedente” e ansie legate alle relazioni primarie.

Fattori Sociali: La mancanza di supporto sociale, le criticità economiche e organizzative, le difficoltà relazionali e lo stress legato a eventi di vita significativi possono contribuire.

 

Sintomi della Depressione Perinatale

La depressione perinatale può manifestarsi con sintomi quali:

  • Umore depresso persistente
  • Perdita di interesse o piacere nelle attività quotidiane
  • Fatica e perdita di energia
  • Disturbi del sonno (insonnia o ipersonnia)
  • Cambiamenti nell’appetito e nel peso
  • Difficoltà di concentrazione e di prendere decisioni
  • Sentimenti di inutilità o colpa eccessiva
  • Pensieri di morte o suicidio

Questi sintomi possono interferire con la capacità della madre di prendersi cura di sé stessa e del bambino/a, influenzando negativamente il rapporto madre-figlio/a.

 

Impatti sul bambino/a e sulla relazione madre-Figlio/a

La depressione perinatale non solo influisce sul benessere della madre, ma ha anche effetti a lungo termine sul bambino/a. Le madri con depressione perinatale possono avere difficoltà a rispondere adeguatamente ai bisogni emotivi e fisici del loro bambino/a, il che può portare a problemi di attaccamento, cruciali per lo sviluppo emotivo e sociale del bambino/a. I bambini di madri depresse possono mostrare irritabilità, difficoltà nel sonno, problemi alimentari e ritardi nello sviluppo cognitivo e linguistico.

 

Prevenzione della Depressione Perinatale: Cosa Dice la Scienza

La prevenzione della depressione perinatale richiede un approccio che coinvolga i professionisti sanitari, i familiari e la comunità. Ecco alcune strategie basate sulla letteratura scientifica e le linee guida del Research Innovation and Sustainable Pan-European Network in Peripartum Depression Disorder (RISE-PERINATAL):

 

Prevenzione

Programmi di Educazione e Consapevolezza: Implementare programmi educativi per sensibilizzare le donne, le famiglie e i professionisti sanitari sui segni e sintomi della depressione perinatale.

Supporto Sociale: Promuovere reti di supporto sociale, comprese le piattaforme online e i gruppi di supporto tra pari.

Interventi Psicosociali: Offrire supporto psicologico durante e dopo la gravidanza per ridurre il rischio di depressione.

Screening

Screening Sistematico: Implementare programmi di screening universale durante le visite prenatali e postnatali utilizzando strumenti validati come l’Edinburgh Postnatal Depression Scale (EPDS).

Monitoraggio Continuo: Effettuare monitoraggi regolari delle condizioni di salute mentale delle donne incinte e delle neomamme.

Trattamento

Terapia Psicologica: Utilizzare terapie psicologiche come la terapia cognitivo-comportamentale (CBT) e la terapia interpersonale (IPT).

Trattamento Farmacologico: In caso di depressione grave, valutare l’uso di antidepressivi, tenendo in considerazione il profilo di sicurezza durante la gravidanza e l’allattamento.

Interventi Integrati: Combinare terapia psicologica, trattamento farmacologico e supporto sociale per un intervento completo.

 

Conclusione

La depressione perinatale è una condizione complessa che richiede un’attenzione e un intervento multidisciplinare. Comprendere le sue cause, sintomi e implicazioni può aiutare le madri a riconoscere i segnali di allarme e a cercare l’aiuto necessario. Le strategie preventive e le linee guida evidence-based, come quelle del RISE-PERINATAL, offrono un quadro chiaro per la prevenzione, lo screening e il trattamento, migliorando la qualità della vita delle madri e dei loro bambini e bambine. Integrare le prospettive psicoanalitiche può arricchire la comprensione della depressione perinatale, offrendo ulteriori strumenti per la cura e il supporto delle donne in questo delicato periodo della loro vita.

 

Per ulteriori informazioni sui diritti dei bambini e delle bambine e sulla genitorialità consulta il blog di Save the Children