Partecipazione e attivazione. Sono queste le parole chiave che raccontano il cambiamento in atto nel quartiere Perrino di Brindisi, sede dello Spazio Mamme, il presidio socio-educativo dedicato alle famiglie, ai bambini e alle bambine tra 0 e 6 anni. Nell’ultimo decennio, questo quartiere, spesso visto come un semplice “dormitorio”, ha iniziato a risvegliarsi sotto una luce nuova: una piccola comunità viva, partecipata e partecipante. Un cambiamento nato lentamente, casa per casa, strada per strada, grazie a un passaparola tutto al femminile e al lavoro instancabile di operatrici e operatori che hanno saputo tessere legami e costruire fiducia. A parlarci di questo cambiamento sono Francesca Donnicola e Francesca Esposto operatrici di Santi Pietro e Paolo, cooperativa partner di Save the Children nella gestione dello Spazio Mamme di Brindisi.

Il processo di community building ha seguito una doppia direzione: ha messo radici nel quartiere per poi spingersi oltre i suoi confini. Le attività educative dedicate alla prima infanzia e quelle dedicate alla genitorialità sono diventate il cuore pulsante di questa rinascita. Le mamme e i papà coinvolti hanno iniziato a raccontare le loro esperienze ad amici, parenti, vicini – e quel racconto ha incuriosito, ha coinvolto, ha generato nuovi partecipanti. Una rete viva, che si è allargata spontaneamente. Un ruolo fondamentale lo ha giocato anche l’unicità delle proposte offerte dal progetto: per molto tempo, lo Spazio Mamme è stato l’unico luogo del territorio a offrire attività gratuite e accessibili per la prima infanzia. Una proposta di qualità, pensata per tutte e tutti.

Attivare relazioni, costruire alleanze

Accanto all’impegno quotidiano con bambini e bambine e genitori, gli operatori e le operatrici del servizio hanno lavorato anche per favorire la costruzione di una rete territoriale: contattando stakeholder locali, stringendo patti, firmando protocolli d’intesa. Obiettivo? Creare opportunità, promuovere benessere, dare voce e spazio a chi troppo spesso viene escluso dalle proposte educative e culturali. Il lavoro è stato costante, sia online che offline: locandine, inviti, eventi sui social ma anche incontri, collaborazioni, scambi sul territorio. Una vera e propria alleanza educativa, capace di coinvolgere e valorizzare ogni parte della comunità: biblioteche, librerie, scuole, diocesi, associazioni culturali, turistiche, sportive, cooperative sociali e cittadini, consultori, assistenti sociali, e cittadini e cittadine del quartiere.

Il riuso come cuore del cambiamento

Tutto è partito da un’idea semplice ma potente: il riuso. Presso lo Spazio Mamme è stato allestito una stanza dedicata alla raccolta di oggetti e materiali per la prima infanzia, ancora in buone condizioni, di cui le famiglie del quartiere, ma non solo, possono usufruire.

Un servizio di mutuo aiuto, inizialmente nato dalle persone che frequentano lo Spazio Mamme, ma che ora coinvolge l’intera comunità. Dare nuova vita agli oggetti in buono stato, evitare lo spreco, condividere quello che non serve più con chi può trarne beneficio. Un gesto concreto, ecologico, simbolico: perché il cambiamento passa anche da qui, dai piccoli gesti quotidiani che parlano di cura e attenzione. La comunità si è raccolta intorno a questa idea e ha iniziato a collaborare e a partecipare ad attività e iniziative tese a migliorare la vita di vive nel quartiere.

 

Educazione 0-6: laboratori, workshop e tanto divertimento… anche in estate!

Lo Spazio Mamme offre poi un calendario ricchissimo di attività per bambin@ da 0 a 6 anni e per le loro famiglie: laboratori creativi, esperimenti scientifici, letture condivise, musica, movimento. Tutto pensato per prevenire la povertà educativa e offrire un’alternativa sana e stimolante all’uso (e abuso) di schermi digitali. Al centro delle diverse azioni c’è sempre l’accompagnamento paziente alla costruzione di una relazione serena e fiduciosa tra genitore e bambin@, perché crescere insieme è il primo passo per una comunità più forte.

Ma l’offerta non si ferma ai più piccoli. Uno dei cardini delle azioni dicommunity building è il benessere psicofisico di tutta la famiglia. Per questo il progetto offre spazi di ascolto, laboratori di autoimprenditorialità, corsi di yoga e molto altro. Tutte attività che rafforzano il senso di appartenenza, il benessere personale e collettivo.

E poi ci sono le uscite, le esplorazioni, le scoperte. Perché la città è di tutti e tutte, anche dei più piccoli. Così una semplice lettura condivisa nella biblioteca comunale diventa occasione per imparare a praticare il rispetto del silenzio, conoscere un nuovo spazio e magari prendere la tessera della biblioteca, iniziando a vivere così la cittadinanza attiva fin dai primi anni di vita.

L’esperienza del quartiere Perrino è oggi un esempio virtuoso di rigenerazione urbana e culturale, un prototipo, migliorabile, ma già efficace, che mette al centro la partecipazione, la cura, il piacere di stare insieme. Un esperimento che, dopo un paio d’anni, si può considerare riuscito, che si consolida ogni giorno grazie alla forza dei legami, all’impegno degli operatori e delle operatrici e all’energia contagiosa dei più piccoli e delle loro famiglie.

Ogni comunità può rinascere, se c’è qualcuno pronto ad ascoltarla, a crederci e a camminare insieme.

 

Per maggiori approfondimenti sui diritti di bambini e bambine e sulla genitorialità responsiva consulta il sito di Save the Children.