I neo-genitori spesso si preoccupano per cose che ancora non capiscono. Con i bambini e le bambine piccoli, a volte può essere difficile riconoscere ciò di cui hanno bisogno e questo può generare stress e ansia. Ma questa incertezza non riguarda solo i neogenitori: chiunque lavori con bambini e bambine da 0 a 5 anni può trovarsi a volte insicuro. Di seguito approfondiamo l’argomento con Elena Farini Quartara, Area salute mentale e benessere psicosociale di Save the Children. Sono riportate informazioni utili e alcuni semplici consigli e linee guida per comprendere meglio le espressioni emotive dei bambini piccoli, ma anche attività che li aiutino ad acquisire consapevolezza e sicurezza emotiva.  

 

La crescita emotiva dei bambini

Nei primi anni di vita le creature sono piene di transizioni e in rapida crescita. I bambini e le bambine a questa età sono come spugne, assorbono tutto ciò che li circonda. Lo sviluppo emotivo è profondamente legato a ciò che vedono, sentono e provano, e chi si prende cura di loro svolge un ruolo cruciale nel modellare questa esperienza. Ecco come si sviluppa il loro mondo emotivo:

  • L’infanzia: I bambini e le bambine iniziano a esprimere emozioni di base come felicità, paura, rabbia e sorpresa.
  • 2–3 anni: Quando le piccole persone interagiscono maggiormente a livello sociale, iniziano a provare emozioni più complesse grazie alla maturazione dei sistemi socio-cognitivi.
  • Intorno ai 2 anni, iniziano a manifestare emozioni autoconsapevoli come l’imbarazzo, l’empatia e la gelosia.
  • Tra i 2 e i 3 anni, emergono emozioni come l’orgoglio, la vergogna e il senso di colpa. Queste emozioni derivano dalla crescente consapevolezza delle norme sociali, delle regole e del proprio comportamento in relazione ad essi.

I bambini e le bambine imparano a conoscere le emozioni soprattutto grazie a chi li accudisce/ accompagna. Le loro risposte emotive sono modellate dalle reazioni che osservano e ricevono. Identificare e rispondere in modo sensibile è dunque fondamentale per far capire a bambini e bambine che i loro sentimenti sono importanti e riconosciuti da chi li accudisce. Essere in grado di riconoscere e rispondere con sensibilità ai segnali emotivi che vengono trasmessi li aiuta a sentirsi visti e al sicuro.

Questo significa sintonizzarsi sui loro pianti, sui loro suoni, sulle loro espressioni facciali e sul loro linguaggio corporeo. Un pianto può segnalare fame o disagio, mentre un sorriso, una risatina o le gambe che scalciano possono mostrare gioia. Quando diventano più grandi, le creature iniziano a usare le parole, il gioco e il comportamento per esprimere emozioni più complesse, rendendo ancora più essenziale il supporto alla regolazione emotiva.

 

Attività per aiutare i bambini e le bambine a identificare ed esprimere le emozioni

Ci sono molti modi divertenti e significativi per aiutare i bambini e le bambine a entrare in contatto con le proprie emozioni e a riconoscerle anche negli altri. Ecco alcune idee per attività:

 

  • Gioco Simbolico e Immaginativo – Il gioco di finzione aiuta i bambini e le bambine non solo a riconoscere le emozioni e i momenti in cui si provano, ma anche a comprendere che anche gli altri possono avere sentimenti diversi.
    • Usare pupazzi, giocattoli o travestimenti: lasciate che i bambini e le bambine recitino scenari emotivi diversi. Questo permette loro di esplorare i propri sentimenti in un ambiente sicuro e divertente, sviluppando empatia e comprensione delle emozioni altrui.
  • Attività Espressive – Queste attività incoraggiano i bambini e le bambine a esprimere e riconoscere le emozioni attraverso il corpo, la voce e l’arte.
    • Mimo delle emozioni: come in una sorta di “Indovina l’emozione”, si può mimare una sensazione con o senza parole, usando espressioni facciali e linguaggio del corpo. Aiuta a collegare le emozioni alle reazioni fisiche, sia proprie che altrui.
    • Arte e musica: invitate le creature a disegnare che cosa “assomiglia” a una certa emozione o come suonerebbe se fosse una musica. Chiedete poi perché hanno fatto quella scelta, stimolando la riflessione emotiva.
    • Gioco dello specchio: fate un’espressione facciale e chiedete al bambino o alla bambina di indovinare l’emozione. Poi invertite i ruoli, lasciando che siano lui o lei a scegliere un’espressione. Un modo ludico per esplorare le emozioni.
  • Attività di Autoregolazione – Aiutano i bambini e le bambine a riconoscere e gestire le proprie emozioni, sviluppando strumenti per calmarsi e sentirsi sicuri.
    • Gioco sensoriale: usare materiali come sabbia, plastilina o giochi tattili (es. pop-it) per aiutare il bambino o la bambina a calmarsi e a gestire emozioni intense. Anche oggetti di conforto possono rientrare in questo tipo di attività.
    • Esercizi di respirazione: insegnare a fare respiri profondi per calmarsi. Tecniche semplici come contare, cantare o visualizzare possono essere utili per l’autoregolazione.
    • Pensiero positivo e rilassamento consapevole: attività come il “body scan” (scansione del corpo) o la ripetizione di frasi positive (“Io sono calmo”, “Andrà tutto bene”) possono rinforzare la sicurezza emotiva.
  • Educazione Emotiva – Aiuta i bambini e le bambine a dare un nome alle emozioni e a comprendere meglio che cosa le causa, sia in sé che negli altri.
    • Lettura di storie: leggere libri o usare pupazzi per raccontare storie che coinvolgono emozioni diverse aiuta le piccole persone a identificarsi con i personaggi e a capire come si sentono.
    • Etichettare le emozioni: quando un bambino o una bambina prova un’emozione, verbalizzatela voi per loro (“Sei arrabbiata perché…”) per contribuire a costruire associazioni logiche. Fate lo stesso osservando altre persone. 
    • Discutere le cause delle emozioni: spiegate come vi sentite e perché, o chiedete a una bambina perché pensa che lei o qualcun altro provi una certa emozione. Usate anche esempi concreti dalla vita quotidiana (in famiglia o tra amici).

Aiutare i bambini e le bambine a costruire un rapporto sano con le proprie emozioni inizia da noi. Le persone piccole imparano meglio osservando, quindi, per la persona adulta, provare essere un modello sereno – mostrando empatia, autoregolazione e consapevolezza emotiva – è essenziale. Allo stesso tempo, è fondamentale gestire le proprie aspettative: il cervello dei bambini e delle bambine si sta ancora sviluppando e non sempre è in grado di reagire come vorremmo. Offrendo loro pazienza, guida e uno spazio emotivo sicuro, si gettano le basi per il loro benessere emotivo nel medio e lungo periodo.

 

Per maggiori approfondimenti sui diritti di bambini e bambine e sulla genitorialità responsiva consulta il sito di Save the Children.