Il 20 novembre ricorre la Giornata Mondiale dell’Infanzia e dell’Adolescenza, una giornata di “fratellanza e comprensione tra i bambini e le bambine di tutto il mondo”. Una giornata che ci aiuta a riportare al centro delle nostre azioni i più piccoli, sin dalla nascita, riconoscendoli come soggetti titolari di diritti e di tutela.

Una Giornata che richiama l’impegno di tutti nel contribuire alla solidarietà umana e alla cooperazione tra le nazioni.

La Giornata Mondiale dell’Infanzia e dell’Adolescenza è anche l’occasione per parlare del benessere dell’infanzia, di assistenza sociale e di protezione sociale e familiare, perché nonostante tutti i paesi del mondo abbiano sottoscritto la Convenzione Internazionale sui diritti del Fanciullo ancora oggi i diritti di molti bambini, bambine e adolescenti continuano ad essere violati, ignorati, calpestati.

E parlando di bambini e bambine ma soprattutto di infanzia il nostro pensiero corre al diritto di ogni fanciullo al tempo libero e al gioco. Un diritto riconosciuto nella Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza che all’articolo 31 recita: “Gli Stati parti riconoscono al fanciullo il diritto al riposo ed al tempo libero, di dedicarsi al gioco e ad attività ricreative proprie della sua età e di partecipare liberamente alla vita culturale ed artistica.
2. Gli Stati parti rispettano e favoriscono il diritto del fanciullo di partecipare pienamente alla vita culturale ed artistica ed incoraggiano l’organizzazione, in condizioni di uguaglianza, di mezzi appropriati di divertimento e di attività ricreative, artistiche e culturali.”.

Il gioco è un’attività primaria nel bambino, perché attraverso di esso impara a conoscere il mondo, e a sviluppare molte abilità.

Ogni anno, diverse iniziative organizzate nella Giornata Mondiale dell’Infanzia e dell’Adolescenza richiamano l’attenzione del pubblico sul riconoscimento dei minori come soggetti di diritto, sottolineando la responsabilità che la famiglia, la scuola e le altre istituzioni giocano nella loro protezione e tutela.

Un bambino che gioca ha l’opportunità di stare a contatto con i suoi coetanei, di sviluppare la giusta socialità, di acquisire fiducia in sè stesso, di imparare a conoscersi attraverso l’incontro con gli altri e l’ambiente che lo circonda. Un bambino che gioca apprende le regole della convivenza civile e le leggi della natura.

 

A tutti i bambini, le bambini e gli adolescenti del mondo buon anniversario!

 

Ringraziamo Katarina Ilic, coordinatrice dello Spazio Mamme di Torre Maura a Roma per il contributo. Lo Spazio Mamme è un progetto di Save the Children implementato dalla Coop. Sociale Antropos che accompagna i genitori durante le tappe più importanti della crescita dei propri figli e promuove l’inclusione dei bambini tra 0 e 6 anni che vivono una situazione di marginalità.