Il corso di accompagnamento alla nascita è un valido strumento di informazione per le coppie che attendono l’arrivo di un bambino o di una bambina, ma è anche e soprattutto un momento di condivisione, uno spazio in cui imparare ad accogliere le proprie emozioni, sperimentando il cambiamento. Un’opportunità che, se ben gestita, può diventare un vero e proprio gruppo di mutuo-aiuto, destinato a durare nel tempo. Ma quanto è importante che a partecipare siano anche i futuri papà? Ci aiuta a capirlo Nicoletta Princigalli, dell’Associazione “Lo Scrigno”, partner della Rete Zero-Sei.

 

A frequentare i corsi di accompagnamento alla nascita sono spesso quasi soltanto le future mamme. Le nostre sovrastrutture culturali ci hanno sempre condotti a pensare che l’attesa fosse un periodo riservato alla donna, che gli uomini poco potessero comprendere. Da qualche tempo, per fortuna, è cambiato il modo di guardare alla nascita e i papà hanno imparato a sentirsi liberi di mostrare il proprio desiderio di partecipazione emotiva. Sono sempre di più i papà che partecipano con interesse, curiosità ed attenzione ai corsi di accompagnamento alla nascita.

 

Il ruolo dei papà dalla gravidanza al post partum

Un papà partecipativo e informato è un supporto fondamentale per la futura mamma, nella fase dell’attesa, durante il parto e nel post partum.

La donna vive i cambiamenti della gravidanza attraverso l’aiuto degli ormoni, che le permettono di comprendere, ma soprattutto di misurarsi con quello che nei 9 mesi accade. Il corpo femminile muta, le emozioni si amplificano, il bambino/a si fa sentire, cresce con lei e le permette di maturare, nella maggioranza dei casi, un senso di responsabilità nei confronti dell’accudimento che, dopo la nascita, guiderà il lungo processo di costruzione della relazione di cura.

Il futuro papà, al contrario, non vive una trasformazione fisica e ha quindi bisogno di costruire con maggiore attenzione il percorso di cambiamento che lo coinvolge assieme alla sua compagna. Quindi, sebbene entrambi i genitori non siano “geneticamente” allenati all’esercizio della relazione parentale, probabilmente i papà tendono a sentirsi, ancor più delle mamme, inadeguati e impreparati ad accogliere ciò che sentono.  

La partecipazione al corso di accompagnamento alla nascita ha, quindi, anche la funzione di aiutare i futuri papà a comprendere se stessi, a capire che cosa sta accadendo e cosa accadrà dopo la nascita.

L’arrivo di un/a neonato/a modifica gli equilibri della famiglia, che dovrà riadattarsi per abbracciare la nuova vita. Le informazioni apprese e le esperienze vissute durante un corso di accompagnamento alla nascita sono importanti per compiere scelte consapevoli in piena serenità ed offrono strumenti estremamente utili per affrontare questo cambiamento di status antropologico, soprattutto nella fase iniziale.

L’assetto della nuova famiglia deve essere pienamente condiviso e entrambi i genitori devono avere una consapevolezza quanto più possibile completa di come cambieranno gli equilibri individuali, di coppia e familiari, per poter essere messi in condizione di scegliere ciò che è meglio per se stessi e per il proprio bambinoo la propria bambina.

Il senso di inadeguatezza, la stanchezza, la paura di sbagliare, i dubbi che inevitabilmente la mamma si troverà ad affrontare possono essere condivisi grazie alla presenza costante e responsabile di un papà, che ha scelto di vivere tutti gli istanti di quel cambiamento insieme alla mamma, attraversando le fasi che lentamente hanno condotto entrambi ad una nuova, emozionante e sconosciuta relazione

Partecipare al corso e metabolizzare le informazioni apprese per supportare – anche fisicamente – la mamma soprattutto durante i primi giorni, costituisce un tassello molto importante per la serenità emotiva della coppia e della nuova piccola persona che è entrata a fare parte del nucleo familiare.

Il ruolo del papà non è marginale, il papà può donare solidità, sicurezza, accoglienza, amore, comprensione, protezione; può affiancare la mamma durante l’allattamento, cullando con la sua voce il/la piccolo/a che si alimenta al seno, può occuparsi dei lavori di cura domestica per consentire alla mamma di riposare, può cullare e cambiare il/la bambino/a parlando con lui o con lei per “farsi conoscere” e riconoscere.

I papà sanno, ma hanno bisogno di accoglienza anche loro e il cerchio di condivisione che il corso di accompagnamento alla nascita genera naturalmente dissolve le paure.

 

Per maggiori informazioni sui diritti di bambini e bambine e adolescenti consulta il sito di Save the Children.