I genitori, la famiglia, costituiscono un punto di riferimento fondamentale per l’educazione dei figli, e alla famiglia non può essere sottratta la congenita e fondamentale missione educativa in quanto influisce nel modo più diretto e duraturo sull’apprendimento e lo sviluppo dei bambini e delle bambine. Essere parte attiva nelle attività educative dei propri/e figli e figlie significa, quindi, influire positivamente sul loro sviluppo e sul loro benessere.

 

Approfondiamo l’argomento con il contributo di Angela Dicillo, coordinatrice di Spazio Mammeun progetto di Save the Children che accompagna i genitori durante le tappe più importanti della crescita dei propri figli e promuove l’inclusione dei bambini tra 0 e 6 anni che vivono una situazione di marginalità – implementato a Bari dall’Ass.ne Mama Happy Centro Servizi Famiglie Accoglienti.

 

Un ambiente domestico stimolante, che incoraggi l’apprendimento, è fondamentale per lo sviluppo cognitivo, sociale ed emotivo del bambino, così come lo è il coinvolgimento dei genitori nelle attività educative dei propri figli e delle proprie figlie. Giocare con i bambini e con le bambine o leggere per loro fin dalla prima infanzia, essere coinvolti attivamente nelle loro attività quotidiane, partecipare alle iniziative scolastiche ed extrascolastiche, sono tutte attività che hanno effetti positivi e duraturi sulla motivazione dei bambini e delle bambine a imparare, sul loro livello d’attenzione, sul loro comportamento, li favorisce e li facilita nella relazione in diversi contesti e sostiene i genitori stessi nel processo di conoscenza delle specificità dello sviluppo del proprio bambino e della propria bambina.

 

Consigli utili per sentirsi e essere parte attiva del processo educativo dei propri/e figli/e

Il primo  importante step è che i genitori scoprano le proprie risorse, che le mettano a sistema e in circolo e che le ottimizzino e le direzionino per rispondere prontamente e responsivamente ai bisogni dei bambini, nelle diverse aree di vita e nei diversi cicli di vita. È  fondamentale,dunque, che i genitori e che la famiglia si sentano accolti dall’intera rete educativa che ruota intorno ai propri figli e alle proprie figlie e che siano considerati delle risorse necessarie ed insostituibili; occorre che siano riconosciuti e adeguatamente sostenuti in qualità di co-educatori.

È  compito della rete educativa aiutare i genitori ad assumere il loro ruolo educativo al fine di suscitare un’attività di riflessività sociale e individuale. Affinché si strutturi questo passaggio è necessario strutturare un setting in cui il genitore ed i bambini possano vivere e percepire un contesto che accoglie e che sia quanto più familiare possibile; un ambiente facilitante, che permetta al bambino, alla bambina e al genitore di sentirsi supportatirassicuratiascoltati, liberi di esprimersi pienamente, percependosi a proprio agio, all’interno del gruppo.

Il setting educativo deve essere pensato e realizzato con l’intento di crescere, nella relazione, e imparare a conoscersi, divertendosi. I genitori possono apprendere il modo migliore per accogliere i figli e le figlie, le loro emozioni e comprenderne i bisogni, i messaggi e le richieste che, nella relazione genitoriale e nei momenti passati tra le mura domestiche, spesso appaiono incomprensibili e, quindi, iniziare a guardare i propri figli e figlie in modo differente, ed apprezzarne pregi e limiti.

 L’osservazione della relazione genitore-figlio permette di valutare diversi fattori legati ad una genitorialità positiva tra cui la capacità di adattarsi con modalità adeguate alle diverse esigenze e ai bisogni del bambino o della bambina e di porre dei limiti, così da poter offrire strumenti educativi con cui i genitori possono apprendere come migliorare, nella vita di tutti i giorni, la qualità della comunicazione con i propri figli.

Affinché i genitori sentano di essere parte attiva nelle attività educative dei propri figli e delle proprie figlie è necessaria, quindi, la loro stessa consapevolezza,  ma anche dell’intera comunità educante, rispetto al ruolo fondamentale che ricoprono nel processo educativo dei minori.