Se mi dici una cosa posso dimenticarla.
Se me la mostri anche può darsi che me la ricordi.
Ma se mi coinvolgi non la dimenticherò più.
(Tagore)

 

Le attività di sostegno alla genitorialità intervengono su assunti che considerano i genitori “risorse”significative e fondamentali. Ne parliamo con Angela Dicillo, coordinatrice dello Spazio Mamme di Bari – un progetto di Save the Children implementato dall’ A.P.S. Mama Happy che accompagna i genitori durante le tappe più importanti della crescita dei propri figli e promuove l’inclusione dei bambini tra 0 e 6 anni che vivono una situazione di marginalità.

L’A.P.S Mama Happy è partner della rete ZeroSei.

 

La famiglia, pur nella sua rapida trasformazione e nelle sue fragilità, rimane il nucleo centrale dell’organizzazione sociale, luogo dell’educazione e della socializzazione primaria, di grande influenza nel processo di costruzione e consolidamento dell’identità del minore. E’ dunque fondamentale mobilitare il potenziale educativo delle famiglie e sensibilizzare e incentivare una cultura legata ad una genitorialità positiva necessaria a interrompere il ciclo dello svantaggio sociale, psicologico ed emotivo.

 

Come sostenere la genitorialità positiva
Il sostegno alla famiglia e alla genitorialità comprende una vasta gamma di azioni e di servizi che variano da un sostegno generalizzato a tutti i genitori attraverso informazioni e indicazioni “a bassa soglia” sino a azioni mirate e specialistiche e soprattutto tarate sulle specifiche necessità del nucleo famigliare.
In ogni caso, tutti i servizi a sostegno della famiglia e della genitorialità devono adottare approcci protesi al potenziamento e al consolidamento dei punti di forza e non alla marcatura dei punti di debolezza, né tanto meno alla stigmatizzazione. È importante che i genitori scoprano le proprie risorse, che le mettano a sistema e in circolo, che le ottimizzino e le direzionino per rispondere prontamente e responsivamente ai bisogni dei bambini, nelle diverse aree di vita e nei diversi cicli di vita. Riconoscere le proprie risorse risulta imprescindibile per costruire una rete famigliare accogliente, che contenga le necessità dei singoli membri e restituisca una risposta efficace e funzionale al benessere di ciascuno.
Un genitore consapevole, infatti, eserciterà la sua azione educativa in maniera attenta, sensibile ed empatica e di conseguenza crescerà un figlio più capace di leggere e interpretare i suoi bisogni e le sue emozioni, un figlio, come diceva Goleman, emotivamente intelligente.

 

Uno spazio psicologico per costruire il senso del “Noi”
Lo spazio psicologico riservato agli adulti si configura inoltre come spazio di riflessione, di messa in discussione e di confronto fra punti di vista, offre la possibilità di riconoscere e smantellare schemi di funzionamento disfunzionali e di porsi domande e ricevere risposte rispetto alla propria azione educativa. La possibilità di riflettere su di sé costituisce terreno fertile per costruire dinamiche famigliari positive e creare un clima famigliare caldo e accogliente, in cui si costruisca il senso del Noi e non soltanto il Sè e dove si possa sperimentare la vicinanza dell’altro evitando vissuti di isolamento o di esclusione, nonché di conflitto e incomprensione.
La famiglia è uno spazio vitale di cui ci si deve prendere cura perché ogni bambino sarà un futuro un uomo ed è all’interno della famiglia che si creano le basi per la vita futura e si definiscono le traiettorie evolutive di ciascuno di noi.

 

Per acquisire maggiori informazioni è possibile consultare il blog di Save the Children, uno spazio di approfondimento tematico dedicato alle famiglie e non solo