L’attesa è uno dei momenti più intensi nella vita di una donna, di una coppia. L’arrivo di un bambino scatena emozioni, gioie, suscita domande, può alimentare paure. Il modo migliore per vivere quei nove mesi di trasformazione è quello di essere partecipi, per questo il corso di accompagnamento al parto è un percorso consigliato a tutti i futuri genitori.

 

Ne parliamo con le colleghe dell’Associazione “Lo Scrigno”, partner della Rete ZeroSei, attiva nel supporto alle future e neo-mamme e papà.

 

Parola d’ordine: consapevolezza!
Vivere pienamente il cambiamento che la nascita di un nuovo essere umano porta con sé, accogliere la trasformazione, esserne parte attiva, aiuta i futuri genitori ad essere sicuri di sé, aiuta la futura mamma ad acquisire consapevolezza, ad essere pronta a lasciar andare il proprio bambino.
Il parto è innanzitutto apertura, fiducia. Soltanto acquisendo le giuste informazioni, confrontandosi, ricevendo supporto, si può affrontare serenamente l’esperienza più potente della vita.

Un corso di accompagnamento alla nascita, consigliato alle gestanti a partire dalla 25° settimana di gravidanza, è una occasione per incontrare altre donne in attesa, vivere insieme a loro un percorso di scoperta, confrontarsi, ascoltare le proprie emozioni.
E’, però, anche un’opportunità per ricevere supporto da figure professionali che si occupano di accompagnare le donne verso una nuova nascita, perché quando nasce un bambino, nasce anche una mamma.

Un’esperienza di parto non attiva può comportare un vissuto negativo che si rifletterà, inevitabilmente, sulla diade.

 

Lo sviluppo psicofisico del bambino
Il modo in cui si viene al mondo e il modo in cui la madre vive quel momento sono tasselli fondamentali per lo sviluppo psicofisico del neonato e per l’evoluzione del legame madre-bambino.
Essere informate, sapere di poter assumere delle decisioni, sapere di poter compiere delle scelte, di poter accogliere il proprio bambino nel modo più giusto, restituisce alla donna forza, fiducia e consapevolezza.
Una donna informata è una donna con cui il personale sanitario potrà instaurare un rapporto di dialogo costruttivo, potrà in qualche modo mettere in connessione le competenze nel rispetto della fisiologia.

Come dice Janet Balaskas, il parto attivo non è un metodo nuovo. E’ semplicemente un modo per descrivere come le donne di tutto il mondo si sono sempre comportate durante il travaglio e la nascita nel corso della storia.
Si tratta di partorire naturalmente, di decidere autonomamente come gestire il proprio dolore, quali posizioni assumere, come respirare.

Più la donna sarà concentrata sull’obiettivo di partorire, facendo ricorso a tutti i propri saperi, meno avvertirà il dolore.

 

Lo scopo di un corso di accompagnamento alla nascita
Sostenere la donna significa incoraggiarla a seguire il proprio istinto, renderla consapevole che solo lei conosce profondamente il proprio corpo, solo lei può assecondare il proprio bambino aiutandolo a venire al mondo.
E’ un processo mentale che la donna compie proprio nei mesi di attesa e che sarà determinante nel momento nascita.
Lo scopo di un corso di accompagnamento alla nascita è esattamente questo, rendere la donna parte attiva della sua esperienza.

Farle conoscere e riconoscere il proprio corpo, rivalutare il dolore come guida, restituirle la certezza di sapersi ascoltare.

Un corso di accompagnamento alla nascita, però, dovrebbe essere seguito in coppia.
L’attesa non riguarda soltanto la donna, benchè la cultura dominante ancora ci comunichi questo.
Insieme si aspetta, insieme si scopre, insieme si accoglie.

Un papà informato costituisce il supporto più importante per la mamma.

Vivere insieme il percorso permette al papà di comprendere anche le proprie di emozioni ma, altresì, di riuscire a mantenere la parte razionale utile a sostenere la donna che, invece, dovrà dare ascolto esclusivamente alla propria parte istintiva. Le giuste informazioni e il corretto sostegno determinano sia per il papà che per la mamma, un’esperienza di parto attiva e positiva.

 

Scegliere di informarsi, significa scegliere di essere partecipi. Affidarsi a figure competenti, principalmente come quella dell’ostetrica può fare la differenza. Consigliamo, quindi, a tutte le donne di cercare il giusto sostegno e goderne a piene mani.