E’ stato lanciato oggi il Rapporto di Save the Children “LE EQUILIBRISTE – La maternità in Italia 2020”.
Un rapporto che prova a fare una fotografia della condizione delle donne, mamme e lavoratrici, nel nostro paese. Un paese sicuramente provato dalla pandemia causata dal Corona Virus ma che oggi, più che mai, sembra muoversi su una doppia velocità. Da un lato le famiglie, dove i papà ricoprono ancora il ruolo di salvifici lavoratori di famiglia e le mamme, multitasking, sempre pronta ad essere sacrificata per le esigenze del nucleo, e in questo momento di emergenza COVID-19, anche dal mondo politico, dalla sfera economica e dall’opinione pubblica nazionale. Dall’altro l’emergenza sanitaria, economica e sociale che vede nelle donne, mamme e lavoratrici, il motore propulsore per la ripartenza del paese.
Figure sacrificabili per certi aspetti, ma fondamentali per altri.
Ma come è possibile ridurre il senso di inadeguatezza e di smarrimento di chi, avendo vissuto fino a ieri solo il ruolo di donna lavoratrice, oggi per la prima volta si trova a ricoprire anche il ruolo di mamma?
Se è vero che l’evento nascita rappresenta un momento molto particolare nella vita di una donna, è vero anche che alla gioia di ricevere il dono della vita, si mescolano da sempre la paura e i timori legati al parto e al post parto, che, nella fase di isolamento da coronavirus, sono stati ancora più difficili da gestire emotivamente.
Sulla scia di queste considerazioni Save the Children ha scelto di rafforzare le azioni rivolte alle future e neo mamme.
Attraverso la stretta collaborazione con i partner territoriali è stata implementata la rete locale degli attori del sociale, del sanitario e dell’educativo, così da strutturare una presa in carico integrata delle famiglie in stato di vulnerabilità socio-economica con un focus specifico sulle mamme.
In particolare segnaliamo il prezioso contributo video, con consigli utili per futuri e neo genitori, di Antonella Troilo e Marialaura Simone, rispettivamente psicologa e ostetrica dell’associazione “Il Melograno”, partner del progetto Fiocchi in Ospedale.
Qui per accedere ai contenuti video.
Ma in questo particolare momento storico, per ascoltare le domande e le preoccupazioni delle donne, mamme, lavoratrici e non, è a disposizione anche una chat per il supporto, l’informazione e l’orientamento rivolto a future e neo mamme di tutta Italia: la paura del contagio in ospedale o, per le mamme positive al virus, l’incognita della trasmissione al feto durante la gravidanza e il parto, o, successivamente, attraverso l’allattamento o con la semplice vicinanza di un abbraccio e tanto altro. Le opportunità economiche per le famiglie, i bonus, le regole per i nidi e tanto altro.
L’accesso alla chat è possibile attraverso il sito delle Rete Zero-Sei di Save the Children (https://retezerosei.savethechildren.it/). Un’operatrice sarà on-line dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 15.00 per rispondere ad ogni bisogno o richiesta. Nell’off-line sarà sempre possibile scrivere una mail a zerosei@savethechildren.org
“Molte gestanti, neomamme o madri di bambini in tenera età, ad esempio, esprimono forti preoccupazioni correlate alla, spesso significativa, riduzione del reddito familiare, con conseguente impoverimento del nucleo, come conseguenza della prolungata serrata delle attività e delle limitazioni alla mobilità. Almeno per la prima parte dell’emergenza, l’accesso a misure di supporto economico e di esenzione si è rivelato difficile anche a causa della chiusura di molti servizi sociali e della scarsa reperibilità degli assistenti sociali….
Un’altra fonte di preoccupazione, in particolare per le gestanti o le neomamme, emerge dalle profonde modifiche subite dalle routine di assistenza e cura, con ambulatori chiusi, accompagnamento alla nascita sospeso, diagnostica pubblica spesso inaccessibile; ancora, tutti gli ambienti sanitari (sale parto, sale d’attesa, ambulatori, corsie) sono vincolati a protocolli che escludono o limitano fortemente la presenza di eventuali accompagnatori, che normalmente affiancano e supportano le donne in momenti così delicati. Ciò può indurre le stesse a sentirsi isolate, sole di fronte ad un evento, come la nascita, dagli effetti dirompenti per le neomamme, non esenti, tra l’altro, da potenziali complicazioni quali il disagio perinatale o la depressione post partum.” (LE EQUILIBRISTE – La maternità in Italia 2020)
Qui per scaricare il PDF del rapporto