Per dare risposta ai bisogni delle famiglie e del singolo che vi faccia ricorso, nel 1975, in Italia, nascono i consultori familiari: strutture sociosanitarie di base, con competenze multidisciplinari. Un servizio gestito ed organizzato su base regionale e fornito istituzionalmente dalle ASL a cui compete l’organizzazione finanziaria e gestionale, rientrante nelle prestazioni del Servizio Sanitario Nazionale.
Ne parliamo con Katarina Ilic, coordinatrice dello Spazio Mamme di Torre Maura – un progetto di Save the Children che accompagna i genitori durante le tappe più importanti della crescita dei propri figli e promuove l’inclusione dei bambini tra 0 e 6 anni che vivono una situazione di marginalità – implementato dalla Coop. Sociale Antropos.
Come lo Spazio Mamme entra in dialogo con il Consultorio
Lo Spazio Mamme per rispondere ai bisogni delle famiglie vulnerabili adotta la metodologia della presa in carico integrata che consiste nell’attivazione dei servizi e delle risorse territorialmente presenti per il supporto ai nuclei. La presa in carico integrata prevede una sussidiarietà di azione volta a fornire risposte multiple a condizioni di disagio multiproblematiche che non potrebbero trovare soluzione attraverso l’intervento di un singolo servizio.
Negli anni questo lavoro di tessitura con le diverse realtà del territorio ha portato alla costruzione di una rete di interlocutori, in costante dialogo sui tre livelli del sociale, del sanitario e dell’educativo.
Così per lo Spazio Mamme, in qualità di luogo dedicato alle famiglie con bambini e bambine da 0 a 6 anni, il Consultorio Familiare è da anni uno degli interlocutori territoriali privilegiati.
La mission dei Consultori
La mission dei Consultori infatti è promuovere la prevenzione nell’ambito della salute della donna, dell’età evolutiva, dell’adolescenza e delle relazioni di coppia e della famiglia.
Sono servizi gratuiti, aperti a tutti, a prescindere dalla regolarità dei documenti di identità o di soggiorno.
Essendo un ambito multidisciplinare con approccio olistico, l’equipe di base è composta da ostetrica, ginecologo, pediatra, assistente sociale, psicologo, dietista, neuropsichiatra infantile, andrologo. La squadra dei professionisti offre gli interventi preventivi e percorsi diagnostico-terapeutici con le strutture presenti sul territorio.
Le prestazioni offerte
Le principali attività del Consultorio Familiare, riportate dal sito ufficiale dell’ASL Roma, sono:
• procreazione libera e consapevole tramite la divulgazione di informazioni idonee a promuovere o a prevenire le gravidanze consigliando e/o prescrivendo i metodi ed i farmaci adatti a ciascun caso;
• assistenza alla maternità e paternità nell’ambito di un percorso nascita integrato con i servizi territoriali distrettuali ed i Punti Nascita della ASL, con particolare attenzione alla promozione del benessere materno, del nascituro e del neonato attraverso l’impegno a garantire l’adesione agli standard di buone pratiche, una tra tutte l’avvio la promozione ed il sostegno dell’ allattamento materno esclusivo a sei mesi;
• sostegno alle funzioni genitoriali nei primi due anni di vita per un armonico sviluppo psico-fisico dei bambini;
• tutela della salute dei bambini attraverso interventi preventivi individuali e di comunità: vaccinazioni 0 – 24 mesi e sorveglianza sanitaria negli Asili Nido comunali;
• tutela e promozione della salute di bambini stranieri STP-ENI e nomadi, nelle condizioni in cui non sussista la possibilità di scelta di un Pediatra di famiglia;
• sviluppo adolescenziale: interventi di orientamento, a carattere educativo e preventivo su sessualità ed affettività, sulla prevenzione del bullismo e sulla promozione di sani stili di vita per i ragazzi e le loro famiglie in collaborazione con Scuole, altri Servizi ASL, Enti ed Istituzioni Pubbliche
• interruzione volontaria di gravidanza, applicazione della Legge 194/78 in integrazione con i Presidi Ospedalieri di riferimento e RU486;
• violenza di genere, azioni di sensibilizzazione, sostegno e presa in carico condivisa con le istituzioni, le associazioni, i servizi dedicati (Centri Antiviolenza- Case di accoglienza);
• genitorialità adottiva: attività GIL-Adozione in integrazione con i Municipi di riferimento ASL, su mandato del Tribunale per i Minorenni.”
Di seguito il link alla pagina della Regione Lazio dove individuare il consultorio famigliare più vicino a te: https://www.salutelazio.it/consultori-familiari