Oggi, quando si parla di contesti educativi, si è soliti individuare nella comunità di riferimento le risposte necessarie ai bisogni emergenti. Ogni realtà territoriale può infatti rispondere a esigenze concrete e lavorare in rete per favorire il benessere di bambini e bambine. Per questo è fondamentale avere una vera e propria mappa territoriale che faciliti il lavoro.

Gloria Mazzeo, educatrice della cooperativa sociale Antropos – partner implementatore dello Spazio Mamme di Torre Maura a Roma, e realtà aderente alla Rete ZeroSei – ci spiega perché è importante il lavoro di mappatura.

Lavorare con i genitori vuol dire lavorare sul contesto all’interno del quale il bambino si muove e, conseguentemente, lavorare con il territorio vuol dire lavorare nel contesto ambientale e sociale in cui il nucleo familiare (attraverso il genitore) si muove. Così per promuovere il benessere di bambini e bambine è importante condividere un percorso di relazione e sostegno con tutto il mondo adulto che li circonda.

Uno degli aspetti del lavoro dello Spazio Mamme è la costruzione di una rete territoriale, fondamentale quando si prendono in carico i nuclei. La mappatura delle realtà, sia pubbliche che private, attive localmente e realizzata in fase iniziale, va costantemente aggiornata per tradursi in una visione quanto più possibile articolata delle opzioni disponibili sul territorio di riferimento. Ciò praticamente significa avere una relazione costante di conoscenza e scambio con gli attori presenti nel quartiere o nel municipio in cui si opera.

 

Quali sono le realtà territoriali che entrano a far parte di una comunità educante?

In generale le realtà con cui si cerca di mantenere una viva collaborazione, in funzione di un lavoro di supporto genitoriale integrato e complementare, fanno riferimento ai seguenti servizi:

Consultori familiari • Segretariati sociale • Sale operative sociali • Rete delle parrocchie e degli enti abilitati alla pronta accoglienza • Mense sociali e banchi alimentari • Centri di assistenza Fiscale • Centri di accoglienza mamma-bambino • Asili nido • Scuole dell’infanzia • Ludoteche e associazioni di animazione culturale ed educativa per bambini e minori • Cooperative e/o associazioni di mediazione linguistica e culturale • Articolazioni regionali o territoriali di professionisti di area pediatrica, psicologica, ostetrica, sociale • ASL e ambulatori solidali • Centri antiviolenza e case rifugio.

Nella mappa territoriale creata dallo Spazio Mamme di Torre Maura, le realtà con cui lavora Antropos – la cooperativa sociale che implementa il progetto Spazio Mamme di Save the Children – operano per lo più nelle seguenti aree:

Educativo e Formativo:

es. Centro Orientamento al Lavoro, Laboratorio di Lingua Italiana per genitori stranieri, Nidi e Scuole dell’Infanzia

Sociale:

es. Coop Antropos onlus (con l’hub educativo della casetta delle arti e dei giochi o altri servizi) Cas e Servizi di pronta accoglienza e semiautonomia; Pianoterra onlus (aula vicina o altro intervento); Fiocchi; Caritas; Sportello Legale; CAF etc.

Benessere Psicofisico:
es. Consultori familiari, ASL, TSMREE, Intersos, CAV Torre Spaccata (Differenza Donna), SA.I.DA. (Salute Integrata Donne) di Medici Senza Frontiere, Isidea, Farmacap, Banco Farmaceutico, Atepsy, Nodo Sankara, INMPI

La rete, per sua natura, è sempre pronta ad accogliere e a dialogare con nuove realtà nonché a rafforzare i legami esistenti.  Fondamentale il lavoro di tessitura e la partecipazione degli operatori dei progetti Spazio mamme e Punto Luce che permettono una presa in carico e una relazione costante con i nuclei familiari beneficiari.

 

Dal lavoro di rete all’offerta dei servizi: le buone pratiche dello Spazio Mamme di Torre Maura

Nell’ambito dello Spazio Mamme di Torre Maura, proprio grazie alla mappatura del territorio e alle conseguenti sinergie avviate con diverse realtà, sono nate due proposte che ben descrivono il valore della comunità:

  • lo sportello di ricerca lavoro

In questo nostro sportello, essenziale è la collaborazione con le istituzioni del territorio: Centro di Orientamento al Lavoro (COL); servizio del Comune di Roma Capitale che ha 13 sedi, di cui 2 tematici, il COL Carceri, dedicato all’inserimento e al reinserimento occupazionale dei detenuti e degli ex detenuti e il COL Tirocini, dedicato all’attivazione di percorsi di tirocinio presso pubbliche amministrazioni e aziende.

Lo Sportello di Ricerca Lavoro dello Spazio Mamme, in passato ha anche avviato un percorso dedicato ai singoli utenti basato sulle competenze. Tale programma era rivolto a tutti quei genitori interessati a valutare o a rimettersi in gioco sotto vari punti di vista, sia formativi che lavorativi.

 Attraverso lo sportello, Antropos lavora molto sulla motivazione e sulla consapevolezza per affrontare il mondo del lavoro. Alle giovani mamme viene proposto il Servizio Civile per iniziare, gli utenti stranieri vengono motivati rispetto all’importanza di conoscere bene la lingua italiana e così indirizzati o al nostro laboratorio di Italiano per gli stranieri o a altre strutture del territorio dove è possibile frequentare corsi di lingua;

  • la collaborazione con la Biblioteca comunale Gianni Rodari

Il nostro spazio di supporto alla genitorialità si apre all’esterno alimentando le occasioni di incontro, confronto e scambio con altre realtà di cura che sono attive nella rete territoriale.

L’obiettivo è potenziare il lavoro dei singoli servizi nell’ottica della comunità educante che coopera con lo stesso fine: mettere al centro i bambini e le bambine e le loro famiglie promuovendone il benessere.

Nel lavoro quotidiano cerchiamo di facilitare il contatto dei nostri beneficiari con altre realtà territoriali che possano essere di stimolo e sostegno, soprattutto a favore di quelle famiglie che più faticano a muoversi in autonomia. Un esempio è la collaborazione con la Biblioteca comunale Gianni Rodari, presidio culturale che offre a adulti e minori non solo la possibilità di usufruire di un patrimonio importante di libri, ma anche di spazi accoglienti ed attrezzati e di specifiche occasioni dedicate all’ascolto e alla lettura.

Partecipare ad una gita in biblioteca consente di respirare l’aria del luogo, di sperimentare la facilità con cui in modo gratuito si può avere accesso al prestito e partecipare alle attività: prosegue ed estende il lavoro svolto costantemente nel nostro servizio attraverso il laboratorio di lettura e regala a genitori e bambini una nuova possibilità.

Provando a sintetizzare, una rete di cura territoriale si compone di singole parti che funzionano al meglio delle loro potenzialità se si mettono in relazione.

Un lavoro che si affianca a quello del supporto all’attivazione delle risorse genitoriali, poiché solo agendo in sinergia è possibile dare forma ad una comunità educante e di cura consapevole che metta al centro i diritti dei bambini, delle bambine e delle loro famiglie.