Il laboratorio creativo è un appuntamento prezioso per il calendario dello “Spazio Mamme” ed è pensato come un’occasione di sperimentazione per genitori e bambini, uno spazio in cui fornire stimoli che possano agevolare l’inventare insieme, lo scambio di idee e il divertimento reciproco.
Mara Bitetto ci racconta come si accende la magia nello Spazio Mamme di Torre Maura a Roma dove lavora come educatrice.
Lo Spazio Mamme è un progetto di Save the Children implementato dalla Coop. Sociale Antropos che accompagna i genitori durante le tappe più importanti della crescita dei propri figli e promuove l’inclusione dei bambini tra 0 e 6 anni che vivono una situazione di marginalità.
Obiettivo del laboratorio
L’obiettivo principale di questo laboratorio è che bambino e genitore possano vivere un momento di complicità appassionandosi ad un progetto creativo che può essere occasione per lavorare sulla relazione a più livelli: aumentare la comunicazione positiva, riservare uno spazio speciale all’attività manuale, dare modo alla coppia di scoprire le risorse reciproche, fornire da stimolo e spunto per attività che possono entrare a far parte della quotidianità ed essere quindi ripetute anche in autonomia a casa.
Cosa succede durante il laboratorio
L’ “oasi laboratorio” si articola attorno ad un grande tavolo nel quale ogni coppia trova il proprio spazio e ha a disposizione il materiale con cui lavorare: è molto importante che sia mantenuta la situazione gruppale – che arricchisce e permette lo scambio durante il lavoro – ma che al tempo stesso venga curato lo spazio singolo che deve essere organizzato in modo tale che ogni coppia possa lavorare comodamente.
In ogni incontro viene proposta un’idea-guida per il lavoro di cui viene realizzato un esempio affinché i bambini possano essere maggiormente motivati nella realizzazione della stessa: il materiale utilizzato è sempre di riciclo e di facile reperibilità (rotoli, carta, bottiglie, tappi, carta da riciclo) perché alla base vi è l’idea che con materiale semplice e fantasia si può lavorare in maniera divertente e gratificante.
Un concetto fondamentale che viene chiarito sin dalla presentazione di ogni incontro laboratoriale è che l’idea mostrata deve essere presa solo come esempio ma poi ciascuno può realizzarla come meglio crede, cambiando particolari e aggiungendo idee laddove ritiene necessario: questo può sembrare un dettaglio ma è invece molto importante da sottolineare perché lo spazio laboratorio vuole offrire proprio libertà di esprimere l’estro creativo di piccoli e grandi senza troppe restrizioni.
I bambini accolgono solitamente molto bene lo stimolo a personalizzare i lavori ed infatti spesso sono in grado di sorprenderci con opere del tutto uniche ed originali, ricche dei rispettivi mondi immaginativi.
L’idea è che il momento di sperimentazione nel nostro servizio possa essere di stimolo anche a casa, ovvero che genitore e bambino possano fare esperienza di qualcosa di piacevole e divertente da ricreare in autonomia.
Dal lavoro in coppia al lavoro in gruppo
Oltre al lavoro della coppia opera sempre il clima di gruppo che porta alla condivisione e allo scambio: i bambini confrontano le opere e questo permette di amplificare le idee e di farle girare.
A questo proposito sottolineiamo che quando un gruppo è molto rodato passiamo a proporre opere collettive, ovvero progetti da realizzare a più mani che poi rimangono ad abbellire il nostro spazio comune.
Il lavoro collettivo include un secondo passaggio, ovvero richiede al gruppo di sapersi confrontare per strutturare un progetto insieme e poi organizzarsi per realizzarlo: un esempio di questo percorso creativo è rappresentato da due pupazzi robot che sono stati ideati e realizzati interamente dai nostri bambini e attualmente rallegrano e colorano il nostro Spazio Mamme.
Per entrare maggiormente nel vivo della nostra sempre attiva officina creativa citiamo uno dei lavori proposti a genitori e bambini, “l’albero mano: in questo incontro grandi e piccoli sono stati invitati a realizzare su cartoncino marrone l’impronta della mano dell’adulto e a creare una base per renderla una sorta di albero stabile.
L’input fornito alle coppie è stato quello di caratterizzare il proprio albero, ovvero scegliere insieme un tema e realizzare sempre con cartoncino e altro materiale di recupero delle decorazioni per personalizzarlo.
Quando il laboratorio parte, il tavolo si “accende” ed è lì che accadono piccole magie di cui l’educatrice è custode: ci sono momenti di silenzio in cui tutti sono intenti nel portare avanti il proprio progetto, momenti in cui è emozionante osservare genitori e bambini che si mettono in gioco, si confrontano, sbagliano, ritentano, ridono.
E’ in questa sospensione creativa che si percepisce che il laboratorio ha funzionato davvero, ovvero è stato occasione di incontro e di ri-scoperta per il genitore ed il bambino.
Per acquisite ulteriori informazioni collegati al blog di Save the Children Italia, uno spazio di approfondimento tematico dedicato alle famiglie e non solo.