Maria Montessori scriveva: “È la bellezza in tutte le sue forme che aiuta l’uomo interiore a crescere”: nel suo metodo tutto ruota attorno all’importanza di vivere un contesto bello ed ordinato, proprio al fine di educare il nostro senso estetico. Nello specifico, non solo l’ambiente in cui si muove il bambino dovrebbe essere bello, ma dovrebbe essere anche a sua misura: in questo modo, il bambino si sente sicuro di fare e di essere, si sente bello e percepisce la fiducia che i grandi gli stanno dimostrando.

 

Ma come educare i bambini e le bambine al bello? Come avvicinarli all’arte, alla bellezza e alla musica? Ci aiuta a indagare l’argomento Angela Dicillo, coordinatrice di Spazio Mammeun progetto di Save the Children che accompagna i genitori durante le tappe più importanti della crescita dei propri figli e promuove l’inclusione dei bambini tra 0 e 6 anni che vivono una situazione di marginalità – implementato a Bari dall’Ass.ne Mama Happy- Centro Servizi Famiglie Accoglienti.

 

Educare alla bellezza nel XXI secolo è ancora possibile, ma occorre anche educare all’ascolto, all’attenzione, all’osservazione e alla consapevolezza di tutto ciò che ci circonda. Educare alla bellezza significa coinvolgere i bambini e i ragazzi a migliorare il loro spirito critico e suscitare in essi la voglia di tutelare, custodire, imitare ciò che ritengono bello. Si tratta, dunque, di insegnare a rintracciare le qualità positive che ci sono nella nostra realtà quotidiana, avvicinando i bambini, sin da piccolissimi, all’arte.

L’arte, nelle sue forme più varie (arti visive, musica, teatro, danza, etc.), coinvolge tutti i sensi del bambino e rafforza le sue competenze cognitive, comunicative e socio-emozionali. Durante la crescita dell’individuo, essa continua ad influenzare lo sviluppo del cervello, le abilità, la creatività e l’autostima, favorendo inoltre l’interazione con il mondo esterno e fornendo tutta una serie di abilità che agevolano l’espressione di sé e la comunicazione. Rumori e suoni, ad esempio, fanno parte del mondo del neonato già dalle prime settimane di gestazione e continueranno ad esserlo per sempre come fonti di emozioni, nutrimento per il cervello, cura per l’anima e il corpo.

 

L’arte come strumento trasversale per futuri cittadini responsabili e consapevoli

Le arti svolgono un ruolo insostituibile nel trasmettere al bambino quelle competenze che gli saranno utili nell’affrontare la vita in modo più preparato e nel contribuire, con la propria personalità, a costruire una società civile migliore. In tutto ciò trova spazio anche l’educazione estetica, cioè al “bello”, concepito come valore universale e trasversale che accompagnerà ogni esperienza didattica.

È fondamentale lasciare che i bambini scoprano il proprio talento artistico e creativo abituandoli ad utilizzare nei loro lavori materiali inusuali, che si prestano a mille interpretazioni, liberando così la fantasia e dando avvio a processi di ricerca originali e personali, che non si limitano al campo dell’arte, ma possono diventare, se opportunamente e sistematicamente utilizzati, un “atteggiamento del pensiero” che si rifletterà in ogni situazione di apprendimento.

Hervè Tullet, scrittore ed illustratore francese, sostiene che “c’è una galleria d’arte nelle mani di ogni bimbo”. L’intento dell’autore è stravolgere gli stereotipi del «disegno perfetto» e rivalutare la macchia, lo scarabocchio, sfidando così il pregiudizio scolare dell’arte come frutto del solo talento. Educare alla bellezza significa, dunque, valorizzare la diversità e ricercare il bello.

È evidente che l’adulto gioca un ruolo centrale: in particolare il genitore come “educatore”, capace di trasmettere l’amore per la bellezza ai propri figli e la capacità di saperlo condividere. Il fatto che i bambini abbiano intorno a sé adulti che provano emozioni positive fa entrare in gioco i “neuroni specchio” grazie ai quali riescono a vivere le loro stesse emozioni e azioni, come se fossero loro stessi a viverle ed eseguirle in prima persona. Tutto questo genera benessere e favorisce un buono stato di salute, considerando così l’arte e la bellezza come strategie di prevenzione e preziosi strumenti di sviluppo integrato del minore.

 

Per ulteriori approfondimenti e risorse utili relative ai diritti di bambini e bambine, consulta il blog di Save the Children Italia.