Coppia genitoriale e gruppo docenti: immaginiamoli come due scatole, due mondi, in loro stessi completi, protetti ed armoniosi con la capacità di aprirsi o tenersi protetti secondo le diverse condizioni e contesti di vita. Con questa fantasia narrativa, l’associazione Piombini e Sensini di Macerata, partner della Rete Zero-Sei di Save the Children, ha partecipato ad un percorso formativo destinato a educatori/educatrici e docenti di servizi per l’infanzia dell’Ambito Territoriale Sociale n.14 della Regione Marche, il cui coordinamento pedagogico è affidato all’ASP “Paolo Ricci”.

 Un percorso pensato per creare una vicinanza di parole tra educatrici del nido ed insegnanti della scuola dell’infanzia, nella quale coltivare un dialogo e un senso di continuità, di collaborazione e di arricchimento. Nell’ambito di questo progetto di incontro, si sono intrecciate e confrontate diverse professioniste, che hanno proposto momenti di approfondimento su come accompagnare il bambino o la bambina nel passaggio dal nido alla scuola dell’infanzia, riflessioni condivise sui libri da proporre nell’incontro educativo con bambine e bambini, e, per finire, laboratori dedicati al tema della documentazione e dell’apprendimento continuo. In questo percorso l’associazione Sensini e Piombini ha avuto il compito di esplorare il coinvolgimento delle famiglie. A raccontarci come si è svolto l’incontro è Gloria Lanciotti, coordinatrice del Centro Arcobaleno dell’associazione maceratese.  

 

Un laboratorio per riflettere sulla necessità e le modalità dell’Incontro tra genitori e insegnanti

Per sostenere la profondità di questo incontro tra adulti, ci siamo fatte accompagnare da… scatole. Sì, proprio scatole come quelle che servono a contenere le cose. A ciascuna partecipante è stata regalata una scatola da rendere bella, testimone visibile della propria unicità e creatività, manuale e di pensiero. Questo perché ciascun/a componente del sistema educante è abitato dalla propria unica e speciale soggettività, capace di portare un contributo inedito a tutto il processo relazionale. Le scatole di ciascuna partecipante sono state invitate a dialogare in piccoli gruppi, dove favorire la Fiducia, l’Ascolto, l’Accoglienza e la Sospensione del Giudizio, ingredienti indispensabili per garantire una graduale e serena apertura del coperchio protettivo delle Scatole.

Poi, con l’aiuto dell’albo illustrato La scatola (testo di Isabella Paglia ed illustrazioni di Paolo Proietti, Ed. la Margherita) abbiamo immaginato che ciascuna famiglia possa essere rappresentata come una scatola precipitata “in mezzo al bosco” e capace di far nascere una irrefrenabile curiosità tra gli abitanti del bosco. Questi ultimi sono pieni di domande, desiderosi di avvicinarsi alla scatola…ma di fronte a questo tentativo di avvicinamento, la famiglia chiusa dentro la scatola non si sente pronta e grida il suo rifiuto. Dinanzi ad un sonoro “nooooooo” gli abitanti del bosco “fecero un passo indietro”, senza però perdere del tutto la speranza verso un’apertura della scatola. Gli animali del bosco a questo punto trovano parole gentili che favoriscono azioni di avvicinamento, e lasciano intravedere la possibilità di un’apertura della scatola. Sono diversi tra loro, ma tutti donano delicatezza, ciascuno secondo la propria unicità, e sono pronti e rapidi a fornire riparo alla scatola e a chi la abita nel momento di bisogno. Tanti passi, pensieri e gesti realizzati insieme e con delicatezza, vinceranno la diffidenza e la paura dell’abitante della scatola, che finalmente aprirà il coperchio e si mostrerà agli abitanti del bosco.

Allora, coinvolgere le famiglie che abitano i nostri contesti educativi significa muoversi come gli animali del bosco: con fiducia profonda, rispettando i tempi di ciascuno nella condivisione del desiderio di accogliere il nuovo e il bello che si nasconde in una scatola che forse-inizialmente- ci spaventa. Creare occasioni per raccontarsi storie, intessere pensieri sulla propria motivazione professionale e sulla propria intenzionalità educativa, dirsi parole nelle quali riconoscersi, apre al darsi occasioni per camminare ancora insieme: questa volta nel contesto scolastico, tra docenti, bambini e genitori. E questo lo racconteremo la prossima puntata!

 

Per maggiori informazioni sui diritti di bambini e bambine visitate il blog di Save the Children Italia