La piazza rappresenta da sempre, nessuna generazione esclusa, il luogo dell’incontro.

In piazza ci si ritrova per chiacchierare con gli amici, per giocare insieme, per rilassarsi. La piazza è il luogo dell’aggregazione, dell’apprendimento. Un apprendimento che passa attraverso le esperienze del singolo e del gruppo e che di queste si nutre.

Maria Montessori diceva che: “L’educazione è un processo naturale effettuato dal bambino e non è acquisita attraverso l’ascolto di parole, ma attraverso le esperienze del bambino nell’ambiente”.

Apprendere all’aperto educa il corpo, la mente, il senso sociale, accresce la conoscenza di se, degli altri e dello spazio e il rispetto per l’ambiente naturale che ci circonda.

 

Ne pariamo con Sabrina Rutigliano, dello Spazio Mamme di Bariun progetto di Save the Children implementato dall’ A.P.S. Mama Happy che accompagna i genitori durante le tappe più importanti della crescita dei propri figli e promuove l’inclusione dei bambini tra 0 e 6 anni che vivono una situazione di marginalità.

 

Il valore aggiunto dell’outdoor education
L’outdoor education potenzia le capacità di osservazione del bambino, stimolandone la curiosità: il bambino impara a muoversi in un ambiente naturale e acquisisce le abilità che quel luogo gli permette di sviluppare. L’educazione all’aperto offre l’opportunità di sperimentare l’esplorazione e la ricerca: una forma di apprendimento empirico che avviene tramite esperienze dirette. Questo permette al bambino di ampliare le sue conoscenze migliorando la propria capacità di verbalizzazione e comunicazione. La libertà e la spontaneità, tipiche di questo approccio educativo, permettono di creare un ambiente sereno in cui per il bambino diviene più facile apprendere e dove comunicare ed esprimere le proprie emozioni risulta più naturale. In questo ambiente cresce anche la creatività: i pensieri sono più ricchi e profondi e vengono comunicati con maggiore spontaneità.
L’outdoor education chiama in campo scuole e università ma coinvolge ed è supportata anche da enti locali, associazioni sportive culturali, imprese pubbliche e private che ne riconoscono il forte impatto socio-educativo e culturale.

 

La piazza come “luogo-casa”

L’outdoor education rappresenta un importante incoraggiamento alla vita sociale: l’esperienza all’aperto produce migliori relazioni umane, insegna a capire cosa sia la vita sociale e cosa significhi cooperare.
Partendo da queste premesse, oggi la piazza, per lo Spazio Mamme, è un valore aggiunto nelle attività proposte alle famiglie e ai bambini. Negli ultimi due anni, in particolare, l’outdoor education ha rappresentato una proposta pedagogica quanto mai attuale considerati gli stili di vita “imposti” dalla pandemia.
In piazza è possibile svolgere attività di qualsiasi tipo. Il segreto è creare il setting giusto che sappia coniugare le esigenze delle attività con le caratteristiche della piazza.
La piazza come luogo di accoglienza ma allo stesso tempo come “luogo-casa”, uno spazio di cui prendersi cura.

 

Educare ad una cittadinanza attiva e responsabile sin dalla nascita
Lavorare in piazza ci permette di trasmettere valori oggi più che mai attuali come il rispetto dei beni e dei luoghi comuni e il valore della cittadinanza.
Infatti l’outdoor education è un prezioso strumento pedagogico che educa ad una cittadinanza attiva e responsabile non solo i genitori accolti allo Spazio Mamme ma anche i loro figli, sin dai primissimi mesi di vita.
Educare precocemente alla cittadinanza oggi, partendo dai più piccoli, significa porre le basi per la crescita civile, sociale e culturale dei giovani di domani, individui coscienti e consapevoli dei propri diritti, doveri, poteri e responsabilità.

Puoi essere parte del mondo che ti ruota intorno solo se impari a vivere e a rispettare lo spazio che occupi.

 

Per acquisite ulteriori informazioni collegati al blog di Save the Children Italia, uno spazio di approfondimento tematico dedicato alle famiglie e non solo.