La musica è l’arte e la scienza dell’organizzazione dei suoni, dei rumori e dei silenzi nel corso del tempo e nello spazio.
Un laboratorio di musica può avere una duplice funzione: predisporre all’ascolto, ad ascoltare gli altri e se stessi e farsi ascoltare; imparare la musica mediante la comprensione e lo studio delle note per suonare uno specifico strumento musicale al fine di comporre una melodia.

 

Claudio Abbado diceva che “Non si deve insegnare la musica ai bambini per farli diventare grandi musicisti, ma perché imparino ad ascoltare e, di conseguenza, ad essere ascoltati.”

 

Lo staff dello Spazio Mamme di Bari, un progetto di Save the Children implementato dall’ A.P.S. Mama Happy che accompagna i genitori durante le tappe più importanti della crescita dei propri figli e promuove l’inclusione dei bambini tra 0 e 6 anni che vivono una situazione di marginalità – ci racconta l’esperienza del loro laboratorio di Ludomusica.
L’A.P.S Mama Happy è partner della rete ZeroSei.

 

In che modo bambini da 0 a 6 anni possono comporre melodie

Con bambini molto piccoli imparare la musica mediante la comprensione e lo studio delle note comporta un lavoro paziente ma altrettanto immediato. Attraverso l’ascolto di una melodia il bambino sperimenta tempi attentivi nuovi, sperimenta la capacità di provare emozioni attraverso il suono; sperimenta la possibilità di un’azione condivisa di ascolto insieme ai compagni.

Attraverso l’ascolto di una melodia un bambino impara ad ascoltare le emozioni che prova e laddove la melodia fosse suonata da un compagno impara ad ascoltare anche le emozioni del compagno.

Ecco dunque compiersi la magia della musica: ascoltarsi!

Tutto ciò sembra essere complicato con i bambini piccoli della fascia 0-6 anni. Come può un bambino così piccolo produrre una melodia capace di suscitare emozioni?

Tutto dipende da cosa si intende per melodia.

La melodia è una successione di suoni prodotti da uno strumento e così un’altra domanda può sorgere spontanea: come può un bimbo di quell’età saper suonare uno strumento musicale?

Convenzionalmente quando sentiamo nominare la parola strumento musicale pensiamo al pianoforte, alla chitarra, al violino, etc.; tutti strumenti che richiedono anni e anni di studio per potersi poi definire un suonatore di quello specifico strumento.
Ma se ci pensiamo uno strumento musicale può essere la voce, può essere un rumore o suono prodotto dall’incontro di due oggetti, può essere la percussione prodotta dall’incontro/scontro di due parti del corpo; ma non solo, uno strumento musicale può essere il silenzio.

Proviamo a chiudere gli occhi e soffermarci sul suono che produciamo battendo prima le mani, poi una pausa di silenzio e poi il vocalizzo della sillaba LA. Proviamo a ripetere questa sequenza in forma continuativa ed ecco che diventiamo produttori di una melodia.

 

Il laboratorio di Ludomusica mamma-bambin@

Nello Spazio Mamme di Bari portiamo avanti un laboratorio di Ludomusica che utilizza la metodologia descritta con un quid in più: la mamma!

Il nostro laboratorio è infatti un laboratorio mamma- bambino in cui la diade sperimenta la magia della musica insieme: attraverso la musica mamma e bambino imparano ad ascoltarsi e a collaborare per produrre suoni e silenzi fino alla composizione di melodie. Le coppie mamma-bambino imparano a cooperare tra loro e a condividere esperienze musicali e sonore.

Lo sfondo del nostro laboratorio è il testo “Suoni e Silenzi” di Libero Iannuzzi, un testo pensato per la scuola primaria e dell’infanzia che propone un fare musica molto innovativo e divertente: attraverso il racconto di storie si presentano ai bambini simboli che producono silenzio o un suono specifico. Attraverso la successione di simboli e quindi di suoni e silenzi sempre nuovi, il bambino impara a produrre una melodia e lo fa con strumenti sempre diversi: la voce, il battito delle mani, la body percussion, strumenti musicali creati con materiali di riciclo, percorsi psicomotori che coniugano movimento e simboli da suonare.
Dunque, attraverso l’utilizzo di questi simboli, suoni e silenzi realizziamo quell’esperienza principe che permette al bambino di divertirsi, imparare, rispettare e sentirsi protagonista al pari dei compagni: il gioco.

 

E così due azioni che possono essere molto diverse tra loro come il giocare e il suonare, di fatto ne divengono una. Sarà forse un caso se in lingue come l’inglese e francese si esprimono con la stessa parola?