Nel contesto territoriale dell’Alto Tirreno Cosentino, in cui i servizi rivolti a bambini, bambine e alle loro famiglie risultano carenti, l’Associazione Gianfrancesco Serio ha avuto l’opportunità di intervenire con un progetto di affiancamento delle famiglie, grazie al partenariato con l’Ambito Territoriale Sociale n.2 e con l’Associazione Gocce di Mamma di Cosenza. Insieme, hanno promosso il progetto “Attaccamento Sicuro”, attivo nei territori di Paola e Cetraro a partire da settembre 2024. A raccontarci questa esperienza è Maria Carmen Celia, operatrici dell’Associazione Gianfrancesco Serio, partner della Rete Zero-Sei di Save the Children.
Oggi, l’analisi del contesto familiare durante il periodo perinatale mette in luce diversi scenari caratterizzati da criticità e fragilità, che richiedono interventi mirati e precoci. Partendo dal carico emotivo e dalle complesse dinamiche che una donna si trova ad affrontare fin dal momento del concepimento e lungo tutto il corso della sua esperienza genitoriale nel periodo perinatale, si aggiunge la quasi totale assenza di servizi: spazi di ascolto, centri di aggregazione, strutture sanitarie, figure professionali di supporto alla persona. A tutto ciò si somma una condizione di povertà, che non è solo economica, ma anche – e soprattutto – relazionale: una povertà che si riflette nella qualità delle relazioni intrafamiliari.
È proprio da questa necessità di esserci per le famiglie che nasce il progetto “Attaccamento Sicuro”. Si tratta di un percorso che, partendo dal riconoscimento e dalla valorizzazione della soggettività della donna-mamma, la accompagna verso forme di empowerment che possano contribuire a renderla protagonista nella co-progettazione delle risposte di cui ha realmente bisogno nel prepararsi e successivamente nell’esercitare questa responsabilità e questa soggettività.
28 nuclei familiari sono stati coinvolti in questo percorso, attraverso l’invito dei Servizi Sociali comunali: un gesto simbolico e concreto di incoraggiamento verso nuove forme di intervento sociale. L’obiettivo è promuovere la nascita di Alleanze locali per la famiglia, costruite dal basso e arricchite dai contributi di professionisti, capaci di stimolare la partecipazione attiva dei genitori nella progettazione sociale.
Gli interventi
Gli interventi rivolti al nucleo familiare e che di seguito vengono sintetizzati, hanno un carattere trasversale e mirano ad agire su diversi aspetti della relazione genitore/figlio o figlia:
- Promozione dell’allattamento e accompagnamento al percorso genitoriale nei primi 1000 giorni. Il percorso è condotto da una pediatra che incontra le mamme che stanno vivendo da poco l’esperienza dell’allattamento. Durante questi momenti, la dottoressa offre consigli pratici, supporto emotivo e ascolto, rispondendo alle necessità e ai dubbi delle mamme con attenzione e competenza.
- Attività educative genitori/figli-e. Lo svolgimento di attività educative rivolte a genitori e figli/e, condotte dalle educatrici e dalle pedagogiste dell’Associazione Gianfrancesco Serio, rappresenta un altro pilastro fondamentale del progetto. Le proposte spaziano da attività sensoriali a laboratori creativi – come la pittura verticale – fino a momenti di lettura emozionale. Ogni attività è pensata per rafforzare il legame di attaccamento tra genitore e bambino/a, stimolando la dimensione emotiva di entrambi. Attraverso l’espressività e la sperimentazione, si offrono anche spunti replicabili nella quotidianità familiare. La condivisione di questi momenti, inoltre, crea un terreno fertile per il confronto tra caregiver, incoraggiando il dialogo e la costruzione di una rete di sostegno reciproco.
- Sportello d’ascolto. Lo sportello d’ascolto, curato dalla psicologa e dalla pedagogista dell’Associazione Gianfrancesco Serio, rappresenta uno spazio di consulenza dedicato alle mamme e ai papà, volto ad accompagnarli in un percorso di consapevolezza e riflessione personale. Attraverso un confronto empatico e professionale, le mamme vengono guidate nell’esplorazione delle proprie emozioni, insicurezze e paure quotidiane. Nonostante una certa iniziale reticenza, con il passare del tempo lo sportello si è rivelato uno strumento prezioso per molte famiglie. Anche solo per raccontare piccoli episodi della vita quotidiana o “scambiare due chiacchiere”, questo spazio rappresenta oggi una novità significativa in un contesto in cui l’ascolto e il supporto genitoriale sono spesso assenti.
- Musicoterapia. Musicoterapia attiva e recettiva, orientata allo sviluppo della ritmicità e alla relazione corporea ed emotiva, viene proposta attraverso una serie di incontri di gruppo, rivolti sia a genitori che a coppie genitore/figlio/a, in forma alternata. All’interno di una cornice non verbale, il percorso permette ai genitori di apprendere e sperimentare pratiche relazionali sane, basate su stimoli sensoriali, musicali e corporei. La Musicoterapia diventa così uno spazio di connessione profonda, in cui il linguaggio del corpo e della musica favorisce la costruzione e il rafforzamento del legame affettivo.
La costruzione di una rete locale
Gli incontri si svolgono due volte a settimana, in fascia pomeridiana, e coinvolgono circa 28 nuclei familiari con bambini e bambine di età compresa tra 0 e 6 anni. Le attività vengono calendarizzate ogni mese, consentendo così a genitori e figli/figlie di partecipare in modo alternato sia agli incontri creativi ed emozionali, sia a quelli di musicoterapia. Inoltre, durante ogni incontro e per l’intera durata dell’attività, è attivo lo sportello d’ascolto, che offre uno spazio continuo di supporto e confronto per i caregiver.
Tra i genitori e i bambini/e si è sviluppata una sinergia importante, che ha dato vita a una rete di scambio di informazioni, supporto emotivo e sostegno reciproco. Questo clima di fiducia e collaborazione rappresenta un valore aggiunto per l’intero progetto, che speriamo possa trovare continuità anche in un futuro prossimo, visto che gli obiettivi principali della nostra azione sono:
- Promuovere la genitorialità serena e responsiva, in tutte le sue forme, con particolare attenzione al rafforzamento delle relazioni tra le figure adulte coinvolte nella tutela dei minori
- Identificare precocemente i fattori di rischio che potrebbero evidenziare situazioni di genitorialità fragile, favorendo la collaborazione con le agenzie educative presenti sul territorio
- Proteggere e prendersi cura delle situazioni di genitorialità disagiata, ponendo particolare attenzione alla possibilità di recuperare e potenziare le funzioni genitoriali.
Storie e testimonianze
F. è una mamma che partecipa al progetto insieme a suo figlio T., di 3 anni. Vivono da alcuni anni in una casa-famiglia del territorio. F. presenta alcune difficoltà nella comunicazione in italiano, legate non solo alle sue origini linguistiche, ma anche a difficoltà espressive personali. La loro presenza nel progetto è costante e partecipe. F. ci racconta spesso di quanto, durante l’ora trascorsa insieme, ritrovi quella vicinanza e quell’ascolto che, vivendo lontana dalla propria famiglia, non riesce a sperimentare quotidianamente. Suo figlio T., con grande entusiasmo, aspetta il giovedì per poter partecipare alle attività del progetto. In particolare, ha trovato nella musicoterapia una nuova modalità per esprimere l’amore verso la sua mamma, attraverso il linguaggio delle emozioni non verbali. Anche lo sportello d’ascolto si è rivelato una risorsa preziosa per F., che ha potuto trovare supporto e sostegno nell’affrontare alcune dinamiche delicate legate alla sua situazione di vita attuale.
S. è mamma di due bambini: E., di 2 anni, e L., di 8 mesi. La famiglia ha scelto di aderire al progetto in risposta alla scarsa offerta di attività per l’infanzia sul territorio. S. adotta uno stile educativo naturalista ed esperienziale, e ha trovato nelle proposte laboratoriali del progetto una concreta realizzazione dei valori che desidera trasmettere ai suoi figli. Per lei, il progetto “Attaccamento Sicuro” ha rappresentato la prima vera occasione di confronto con figure professionali esperte e altri genitori, e questo le ha permesso di aprire spazi di riflessione su aspetti della sua vita familiare che generano dubbi e preoccupazioni e che in altri contesti sono molto difficili da condividere.
Testimonianza di M., madre di due bambini
“Il progetto “Attaccamento Sicuro” è una bellissima iniziativa da vivere per me e mio figlio A. I laboratori sono interessanti e spesso li replichiamo a casa, coinvolgendo anche l’altro figlio. Ogni incontro mi ha permesso di riflettere su diversi aspetti del mio essere “mamma” e ho trovato aiuto e comprensione dalle professioniste dello sportello d’ascolto”.
Testimonianza di A., madre di un bambino di 3 anni
“Ho iniziato a frequentare il progetto perché mi è stato consigliato dai Servizi Sociali del Comune. In un periodo della mia vita caratterizzato da grandi cambiamenti, come la separazione dal mio compagno e le difficoltà che ne sono derivate, questi incontri sono diventati per me e per mio figlio fonte di serenità e spensieratezza. Partecipare agli incontri mi aiuta a sentirmi meno sola, a confrontarmi con altre mamme, a ritrovare l’ascolto che nella quotidianità spesso manca. Il confronto con la Pediatra è una grande risorsa perché oltre ad offrirci consigli, mi ha consentito di ricordare tutti i momenti vissuti con L. nei primi mesi della sua vita, la magia delle tappe dell’attaccamento.
Per maggiori approfondimenti sui diritti di bambini e bambine e sulla genitorialità responsiva consulta il sito di Save the Children.