Nel luglio 2023 Mitades e in particolare le operatrici che lavorano all’interno del progetto Fiocchi in Ospedale, sono state coinvolte dalla Fondazione Ospedale Niguarda insieme ad altre organizzazioni, quali Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonald e Telefono Donna Italia nella realizzazione di un progetto di Home Visiting chiamato Close2M con l’obiettivo di creare un sistema di accompagnamento e ascolto dedicato ai neogenitori, in particolare alle mamme e ai loro bambini e bambine, con interventi mirati a promuovere una genitorialità responsiva.
Il progetto è stato realizzato con il contributo della Regione Lombardia ed è stato pensato per migliorare gli esiti di salute delle donne che hanno partorito presso l’ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda e sono residenti nel Municipio 9. Ci raccontano questa esperienza Valentina Affettuoso e Cecilia Pizzocchero di Mitades APS.
Il periodo perinatale è un momento di estrema complessità per la salute delle donne poiché, oltre agli aspetti fisici che accompagnano i fisiologici adattamenti alla maternità, possono manifestarsi disturbi emotivi che compromettono il benessere della donna, della sua creatura e dell’intera famiglia. Quasi l’80% delle donne soffre nel periodo perinatale di disturbi emotivi e dell’umore, e di queste circa il 10-15% soffre di vere e proprie forme di depressione post parto, in un periodo che è cruciale per il rapporto di una madre con il suo bambino o bambina e può minare la fiducia della donna nella sua capacità di esprimere una relazione di cura efficace per la salute del piccolo o della piccola e appagante per il benessere della donna. I disturbi emotivi che si manifestano nel periodo perinatale (ansia e depressione post partum) possono assumere – anche se in una casistica limitata – le caratteristiche di una vera e propria patologia psichiatrica. Inoltre, quando una donna soffre di disagio psicosociale perinatale in modo grave, si possono riscontrare, anche nel bimbo o nella bimba percentuali maggiori di malattie infantili, ridotto sviluppo cognitivo e motorio e, sul lungo periodo, maggiore frequenza di disturbi dell’umore, ansia e problemi di comunicazione e di comportamento. Per questo motivo è fondamentale un lavoro di screening per intercettare le situazioni più critiche e pianificare uno schema di intervento.
Pur consapevoli dell’importanza di un approccio sistemico all’accompagnamento dell’intero nucleo familiare durante il periodo perinatale, nell’ambito del progetto Close2MI le operatrici, hanno lavorato sostenendo principalmente la diade mamma-bambino, identificandola come chiave di accesso per la creazione di un rapporto di fiducia nei confronti del lavoro di aiuto. Tra gli altri, sono stati realizzati i seguenti interventi
- visite domiciliari a seguito della dimissione post parto
- somministrazione di strumenti di screening e analisi dei bisogni per identificare i casi che necessitano di supporto o trattamento specialistico
- attivazione di un sistema di “referral” ai servizi sanitari, ai servizi di supporto alla famiglia e di supporto alla genitorialità nel Municipio 9
- presa in carico delle situazioni di fragilità familiari da parte di enti e soggetti di pertinenza.
Le iniziative proposte e realizzate da Mitades nell’ambito delle attività di home visiting hanno compreso azioni di identificazione, ascolto, accoglienza e supporto ai genitori e alla famiglia. Tutte iniziative già offerte dal progetto Fiocchi in Ospedale presso la sede ospedaliera del Niguarda e che sono state portate nelle abitazioni delle famiglie interessate all’home visiting.
Primo incontro con la mamma: raccolta dati e programmazione delle visite
L’incontro con la mamma prima della visita domiciliare è stato essenziale per instaurare un rapporto di fiducia. Durante il ricovero post-parto nel reparto di maternità, l’ostetrica ha contattato la mamma e le ha fornito una scheda di raccolta dati in forma di questionario, pensato per la rilevazione di alcune variabili psicologiche e socio-anagrafiche oltre che di informazioni riguardanti la gravidanza e il parto (eventuali eventi stressanti avvenuti nell’ultimo anno), la consistenza del sostegno familiare e sociale e la qualità della eventuale relazione di coppia. Insieme alla scheda di raccolta dati sono stati distribuiti una brochure informativa sul progetto Close2MI e un modulo di consenso per il trattamento dei dati personali e per le visite domiciliari.
La scheda compilata è stata raccolta dall’ostetrica e successivamente la mamma è stata ricontattata telefonicamente per concordare le tempistiche delle visite a domicilio, in base alle necessità della famiglia. Nel contesto del progetto Close2Mi erano previste due visite domiciliari: la prima tra i 10 e 14 giorni di vita del neonato; la seconda entro le 6 e le 8 settimane post-parto.
La prima visita domiciliare e la collaborazione con Fiocchi in Ospedale
Alla prima visita ha partecipato, insieme all’ostetrica del progetto, un’operatrice di Fiocchi in Ospedale. Durante la visita, la presenza di una seconda figura professionale, oltre a quella dell’ostetrica, ha aiutato ad avere una visione più ampia e completa della situazione familiare, sociale ed economica della famiglia.
Il ruolo dell’operatrice di Fiocchi in Ospedale è stato inoltre quello di informare i neogenitori dei servizi territoriali a cui era possibile rivolgersi, dare informazioni utili su come strutturare lo spazio in presenza di un neonato/a e suggerire attività utili per una stimolazione adeguata del bimbo o della bimba. L’operatrice ha offerto inoltre informazioni riguardo allo sportello di Fiocchi in Ospedale, invitando la neomamma a partecipare agli incontri del Gruppo Mamma-Bambino promossi da Fiocchi presso la sede dell’ospedale, per facilitare il confronto e il supporto tra mamme.
Il gruppo ha previsto la collaborazione con esperte di Mitades per rispondere alle esigenze e bisogni delle mamme incontrate. Le esperte coinvolte sono state una nutrizionista, una psicoterapeuta, una psicomotricista e una pedagogista. In caso di situazioni di fragilità socioeconomica o psicosociale, le mamme sono state invitate allo sportello di Fiocchi in Ospedale per un colloquio individuale al fine di iniziare un percorso di aiuto personalizzato e condiviso. Per le mamme straniere ci si è avvalsi del supporto di mediatrici culturali che in alcuni casi hanno anche partecipato alle visite domiciliari.
A seguito della prima visita e per tutto il periodo di accompagnamento successivo, il confronto e la collaborazione tra le tre operatrici coinvolte hanno garantito una continuità di assistenza e una qualità di attenzione e cura che hanno reso unico questo progetto.
La seconda visita domiciliare
La seconda visita domiciliare effettuata dall’ostetrica tra le 6 e le 8 settimane dopo il parto, ha permesso una valutazione più oggettiva dello stato di salute fisico ed emotivo della mamma. L’obiettivo della seconda visita, in concomitanza con la chiusura del tempo del puerperio, era proprio una valutazione delle condizioni emotive generali, anche attraverso uno screening del grado di depressione post parto, effettuato attraverso la somministrazione della Scala di Edimburgo[1]. In caso di screening positivo le mamme sono state indirizzate all’ambulatorio di salute mentale perinatale per un approfondimento clinico diagnostico individuale.
Cosa dicono le mamme
Alcune testimonianze da parte delle mamme che hanno partecipato ad entrambi i progetti e al Gruppo Mamma-Bambino:
- “Un pensiero speciale: anche se è stato un percorso breve, mi avete accolta a braccia aperte e mi sono sentita aiutata e compresa”
- “Grazie Close2Mi e Fiocchi perché: organizzate incontri molto interessanti in un ambiente familiare che fa sentire accolte e coccolate con molta professionalità. Da quando vi ho conosciuto non vi lascio più!”
- “Il post parto è un momento delicato e gli ormoni fanno brutti scherzi, trovare persone sempre positive, sorridenti e disponibili non è scontato. Un grazie particolare a Silvia che in un momento di ansia mi ha visitata e tranquillizzata anche se non mi era dovuto. Un grande grazie a Vale e Ceci che ci accolgono ogni settimana con calore e dolcezza”
- “Vorrei ringraziarvi di cuore per i bellissimi programmi, per la vostra visita a casa mia e per il vostro supporto durante questo periodo”
- “Grazie Close2Mi e Fiocchi perché ci avete dato la possibilità di incontrarci in uno spazio sicuro, privo di giudizi e in cui poterci confrontare con altre mamme con situazioni simili alle nostre. Siete state preziose!”
- “Mi avete dato la forza di andare avanti e coccolato nei momenti di bisogno. Ho trovato la forza di affrontare ogni difficoltà. Mi sono sentita inclusa in qualcosa di speciale. Grazie a Silvia, Cecilia e Valentina”
[1] Il questionario EPDS (Edinburgh Postnatal Depression Scale) e uno strumento “non diagnostico” che permette di attribuire un indice ricavato dalla composizione di 10 items che può fornire un orientamento sull’ordine di grandezza della sintomatologia depressiva. La valutazione diagnostica richiede un’analisi clinica professionale individuale, ma il test può fornire un orientamento comparativo. Per approfondimento: https://www.epicentro.iss.it/ben/2014/marzo/1
Per maggiori approfondimenti sui diritti di bambini e bambine e sulla genitorialità responsiva consulta il sito di Save the Children.