«Se un bambino deve tenere vivo il suo senso innato di meraviglia, ha bisogno della compagnia di almeno un adulto con cui condividerla, riscoprendo con lui la gioia, l’eccitazione e il mistero del mondo in cui viviamo». Rachel L. Carson
Nell’ambito del progetto Crescere Insieme, una collaborazione tra Save the Children Italia e la Fondazione Reggio Children, con il sostegno di Credem, si è dato vita, presso la Spazio Mamme di Brindisi, al laboratorio « Incontro tra mondo vegetale e digitale». Un’opportunità originale di apprendimento che ha valorizzato la ri-connessione con l’ambiente circostante, promuovendo un uso consapevole delle tecnologie. Francesca Esposto, educatrice dello Spazio Mamme di Brindisi per la cooperativa Santi Pietro e Paolo Patroni di Roma, ci spiega come è stata organizzata l’attività.
Il laboratorio
L’attività avviata nel territorio brindisino nasce, inizialmente, da una riflessione condivisa con i genitori sui rischi legati ad un uso improprio dei dispositivi digitali all’interno delle famiglie nella prima infanzia e sull’urgenza di una ri-connessione con gli elementi naturali che ci circondano. È nato così il desiderio di valorizzare appieno le potenzialità degli spazi esterni dello Spazio Mamme, realizzando un laboratorio con le bambine e i bambini e i loro genitori.
Il laboratorio, co-progettato con Reggio Children, è stato un percorso di osservazione, di scoperta e condivisione che ha condotto circa 17 bambin@, guidati dai loro genitori, alla realizzazione del “Kokedama”, ovvero una palla di terriccio ricoperta di muschio sulla quale viene piantumata una pianta senza vaso, utilizzando una tecnica giapponese. Una sfida per noi operatrici, genitori e bambin@. L’iniziativa si è sviluppata in 6 appuntamenti a cadenza settimanale, di un’ora e mezza ciascuno.
Primo appuntamento: introduzione e creazione del gruppo. Dopo una breve spiegazione del percorso da intraprendere e dopo alcuni giochi di ice breaking, le operatrici hanno introdotto l’esperienza attraverso la lettura dell’albo illustrato “Il Germoglio-che non voleva crescere” di Britta Teckentrup. Successivamente genitori e bambin@ hanno esplorato lo spazio esterno alla ricerca di un germoglio.: un’esperienza particolarmente divertente, dopo i primi momenti di disorientamento, che ha creato sia una sana competizione, sia una sorprendente cooperazione tra le persone coinvolte, Succesivamente è stato presentato il materiale vegetale (terriccio, muschio, pomice) e gli strumenti da utilizzare per il lavoro (lenti d’ingrandimento, torce, microscopi digitali, rastrelli, palette da giardinaggio, foraterra), appositamente organizzati al centro della stanza e a disposizione di tutti.
Secondo appuntamento: esplorazione analogica dei materiali vegetali. Entrando nel vivo dell’attività genitori e bambin@ hanno dedicato del tempo all’osservazione dei materiali vegetali presenti attraverso la strumentazione analogica: lenti di ingrandimento di varia dimensione, occhiali con lente di ingrandimento, microscopi non digitali e torce. I materiali erano disposti in modo tale da essere accessibili a tutti. Per tutta la durata del secondo incontro, le persone coinvolte sono state all’esterno, immerse nei suoni, negli odori e nei colori della natura.
Terzo appuntamento: restituzione grafica. Il focus dell’attività del terzo appuntamento è stata la restituzione grafica da parte dei bambin@ di quanto osservato. , Per la restituzione erano disponibili diversi supporti grafici – diversi tipi di carta provenienti dal centro di riciclo Remida di Reggio Emilia, ma anche pastelli, matite, pennarelli, grafite.
Quarto appuntamento: esplorazione digitale e restituzione grafica. Seguendo lo stesso schema degli incontri precedenti i bambin@ assieme ai loro genitori hanno esplorato i materiali vegetali questa volta utilizzando i dispositivi digitali (vari tipi di microscopi digitali, telecamere, pc, tablet e cellulari) e hanno realizzato dei disegni – alcuni dei quali anche molto suggestivi – , stimolati dall’osservazione e facilitati dalla possibilità di poter fare ricorso a diversi supporti grafici.
Quinto e sesto appuntamento: visita presso la riserva naturale di Torre Guaceto e realizzazione del kokedama. Con queste due ultime attività si è concluso il nostro entusiasmante percorso di scoperta per i bambini e di riscoperta per i genitori. Durante la visita alla riserva di Torre Guaceto, guidati dall’associazione Thalassia di Brindisi, i bambin@, i genitori e le stesse operatrici hanno potuto approfondire la conoscenza della flora locale. In un suggestivo scenario marino al tramonto, i nostri piccoli esploratori e le nostre piccole esploratrici accompagnat@ dai loro genitori, hanno avuto l’opportunità di mettere in pratica ciò che hanno imparato, usando i diversi dispositivi, per immergersi nella bellezza della natura e del mare. Infine, la realizzazione dei kokedama è stata accolta con soddisfazione nonostante le non poche difficoltà pratiche incontrate lungo il cammino.
Tanti profumi, tanti colori e tante emozioni
Attraverso questo laboratorio le bambine, i bambini e i loro genitori hanno potuto riscoprire la bellezza della natura e la sua importanza nella vita quotidiana. L’uso mirato delle tecnologie digitali ha permesso loro di esplorare la natura in modi innovativi, aprendo nuove prospettive di apprendimento e di osservazione e consentendo ai bambin@ e ai genitori coinvolti di sperimentare nuovi linguaggi per descrivere l’ambiente circostante, sia quello noto del giardino dello Spazio Mamme, sia quello più nuovo e suggestivo dell’oasi marina. È stata una sfida sia per noi operatrici che per le famiglie dello spazio mamme, che si sono avventurate in un nuovo approccio educativo e hanno sperimentato un modo inconsueto di dialogare e interagire con le proprie figlie e i propri figli. È stato sorprendente notare quanto questa esperienza abbia contribuito a rafforzare i legami tra le famiglie, sia quelle che frequentavano lo Spazio Mamme da più tempo che quelle che si sono avvicinate per la prima volta. L’osservazione condivisa del processo di apprendimento tra adulti e bambin@ ha fatto emergere con forza che ogni bambin@ porta in sé, una curiosità e una voglia di conoscere, che possono essere sollecitate e valorizzate. Quest’esperienza ha rafforzato la relazione tra genitori e figl@, fondamentale per la genitorialità responsiva, obiettivo centrale degli Spazi Mamme. Accompagnare i genitori in questa scoperta è stato gratificante anche per le educatrici. E questo fa capire, se ce ne fosse bisogno, che l’educazione non è un trasferimento di contenuti da un punto a un altro, ma la condivisione continua e nutriente di un’esperienza di relazione tra le persone.
Per ulteriori informazioni sui diritti di bambini e bambine e sulla genitorilità responsiva visita il blog di Save the Children Italia