La nostra advocacy culturale
L’obiettivo principe della nostra azione in rete è volto a diffondere la cultura dell’intervento precoce integrato.
Intervenire nella storia di un bambino, di una bambina e della sua famiglia prima della nascita o dai primissimi giorni di vita, può contribuire a ridurre le disuguaglianze, migliorando la qualità e l’aspettativa di vita in termini di accesso ai diritti civili, culturali, economici, politici e sociali.
Ma la luce dello sguardo sociale sui bambini e sulle bambine spesso si accende troppo tardi, addirittura quando fanno il loro ingresso nella scuola elementare. Per questo lavoriamo per promuovere una visione della primissima infanzia come epoca cruciale dello sviluppo, troppo importante per essere scaricata sulle sole spalle dei genitori, che non sempre hanno le risorse, la forza, le informazioni e le reti di supporto necessarie per provvedere da soli al benessere del loro figlio o della loro figlia.
C’è bisogno di nuove parole per spiegare quanto sia importante parlare, accarezzare, leggere, cantare per i propri bambini e per le proprie bambine. C’è bisogno di iniziative e di politiche che sostengano i genitori nel loro compito, che li sollevino dall’isolamento, li aiutino a capire e a decidere, ad accudire e anche a giocare con i loro figli.
E tutto questo si deve tradurre in una nuova e più avanzata consapevolezza collettiva, una vera e propria cultura della primissima infanzia, che passi attraverso la scuola e i percorsi formativi, ma anche attraverso la cultura e la divulgazione scientifica, le pratiche di assistenza sanitaria, i messaggi del mondo social, le fiction, la pubblicità.
Perché è importante cominciare prima, è importante cominciare bene ed è importante non cominciare da soli.
Cambiare l’inizio della storia vuol dire cambiare la storia
(Nurturing Care Framework)