Chi siamo
Dal materno-infantile al Nurturing care Framework
1. Intervento precoce
Nascere in Italia non è sempre sinonimo di garanzia di benessere e di prospettive sane di sviluppo: nonostante i parametri dell’assistenza sanitaria siano eccellenti, la crisi economica che ha toccato molte famiglie, la contrazione delle risorse dedicate dalla spesa pubblica locale e nazionale, la solitudine e la fragilità di alcuni contesti, possono incidere su altri aspetti della vita delle persone e pregiudicare il presente e il futuro di molti nuovi nati, anche di quelli che, “sulla carta”, sembrerebbero meno a rischio.
Le carenze derivanti da uno scarso accesso a opportunità di salute, educative, cognitive, psicologiche e di tutela, se non adeguatamente identificate e minimizzate, si consolidano come veri e propri danni sullo sviluppo del bambino o della bambina, molto prima dell’ingresso a scuola, perpetuando una sorta di “catena intergenerazionale della povertà e del disagio psico-sociale”. Per questo è importante investire sulla prima infanzia, accompagnando i più piccoli e rafforzando il sistema di relazioni di cura nelle quali si trovano a nascere e a crescere.
Save the Children, attraverso i suoi interventi nell’ambito del materno-infantile (con il coinvolgimento di bambini e bambine da zero a sei anni) realizzati sul territorio nazionale e grazie a una rete di attori pubblici, privati e del settore non profit, si impegna ogni giorno per contribuire a identificare le situazioni più critiche fin dalla gravidanza per poter tutelare il benessere dei bambini e delle bambine, con l’obiettivo di non lasciarne indietro nessuno.
2. La Rete Fiocchi in Ospedale: valorizzare le eccellenze del materno infantile
Da questo impegno è nata nel 2016 la Rete Fiocchi in Ospedale, per condividere informazioni, prassi di lavoro, contenuti, progetti e interventi di advocacy culturale e politica riferiti alla primissima infanzia, con l’obiettivo di migliorare la qualità dello sviluppo dei bambini e delle bambine fin dai primi istanti della loro vita e nel periodo dei cosiddetti “primi 1000 giorni”.
Nei tre anni di lavoro della Rete si è andata consolidando e precisando la visione del benessere di bambine e bambini nel quadro del cosiddetto “Nurturing care framework”. Questo orizzonte di riferimento ha dato alla Rete un impulso verso l’integrazione orizzontale – tra la dimensione sanitaria, quella sociale e quella educativa – e trasversale – tra i diversi livelli della politica, i progetti delle associazioni territoriali, le riflessioni e le ricerche prodotte in ambiente accademico, il punto di vista dei professionisti e degli operatori coinvolti.
3. La Rete ZeroSei: costruire comunità di cura e comunità educanti
Questo processo ha favorito la convergenza della Rete Fiocchi in Ospedale in un sistema più ampio, quello della Rete ZeroSei, basata sui medesimi principi, vale a dire il riconoscimento e la capacità di dialogo e collaborazione delle realtà attive e territorialmente competenti – di tipo associativo, culturale, scientifico, socio-assistenziale, istituzionale – che abbiano come ingrediente comune l’impegno nella costruzione di vere e proprie comunità di cura e comunità educanti.
La Rete ZeroSei raccoglie un patrimonio di leggi, linee guida, esperienze di campo, attività di analisi, ricerca e divulgazione scientifica, buone prassi territoriali, approfondimenti tematici, news riguardanti bambine e bambini tra 0 e 6 anni e prova a metterli in chiaro, all’interno di uno spazio comune dove possano essere condivisi, scambiati e valorizzati. Sulla base di questo lavoro, e in dialogo con i diversi stakeholdres coinvolti nelle politiche per l’infanzia, si propone di mettere a punto linee e proposte di azione su diversi livelli – analisi, monitoraggio, valutazione, azione di campo, interlocuzione politica e istituzionale, advocacy culturale – per realizzare concreti miglioramenti della qualità di vita di mamme, di papà e, soprattutto, di bambini e bambine.