Le misure restrittive adottate in fase di emergenza sanitaria nazionale da Covid-19, seppur necessarie per tutelare la salute pubblica, hanno rafforzato il rischio, per molti minori in condizioni di vulnerabilità sociale, di essere essere esposti a situazioni di violenza.
Lancia l’allarme il Comitato di Lanzarote nella “Dichiarazione sulla protezione dei minorenni dallo sfruttamento e dagli abusi sessuali nel periodo di Covid-19”, adottata lo scorso 15 maggio.
Il Comitato ha il compito di monitorare l’attuazione della “Convenzione del Consiglio d’Europa per la protezione dei bambini contro lo sfruttamento e gli abusi sessuali firmata a Lanzarote il 25 ottobre del 2007”, entrata in vigore il 1° luglio del 2010 e ratificata dall’Italia con la legge 172 del 2012.
Nel documento il Comitato ricorda che le misure adottate dagli stati per contenere la pandemia da coronavirus hanno esposto “… i bambini a un rischio maggiore di abuso, abbandono, sfruttamento e violenza”. E ancora il Comitato prosegue:“… A seguito delle misure di confinamento – si legge – i bambini sono sempre più online e dipendono dai social media per rimanere in contatto con gli amici, esprimere sentimenti, studiare, distrarsi”. Questo comporta inevitabilmente un grandissimo rischio: “di venire adescato online e diventare vittima di estorsioni sessuali, cyberbullismo o altri sfruttamenti sessuali facilitati dalle tecnologie”.
Il Comitato pertanto, al fine di contenere e ridurre tali rischi, promuove e incentiva tutte quelle misure che veicolino una corretta informazione tra i minori, in modo adeguato all’età, dell’assistenza e dei servizi di supporto, sia fisici che psicologici, ai quali hanno diritto di accedere, invitando gli stati a prevedere forme di supporto per genitori e tutori nella gestione delle emozioni e dei comportamenti di bambini e ragazzi durante questa situazione di crisi.
Qui è possibile scaricare la traduzione non ufficiale della “Dichiarazione sulla protezione dei minorenni dallo sfruttamento e dagli abusi sessuali nel periodo di Covid-19″ a cura dell’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza.